UN ALTRO PATRIMONIO

08.06.2013 20:50 di  Iacopo Barlotti  Twitter:    vedi letture
UN ALTRO PATRIMONIO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Da Jovetic a Nastasic, da Ljajic a Seferovic. La nidiata degli ‘ic’, portata a Firenze da Pantaleo Corvino, continua a dare i suoi frutti. E che frutti. 
Negli ultimi sei mesi anche i due giocatori sui quali continuavano a concentrarsi i maggiori interrogativi dei tifosi viola sono letteralmente esplosi. Ljajic e Seferovic: per entrambi 10 gol, da gennaio a oggi, con le maglie di Fiorentina e Novara. Lo svizzero qualcosa di buono lo aveva fatto intravedere già ai tempi di Mihajlovic e dei primi di Montella. Ma è negli ultimi mesi che ha attirato a sé gli occhi di numerose società.
Come Ljajic, anche Seferovic arriva nell’estate 2010, dal Grasshopper: costa 2,1 milioni (pagati in tre anni) e per i primi diciotto mesi gioca in Primavera, dove si vede che ha qualità ma non incanta e sbaglia anche il rigore decisivo nella semifinale scudetto 2011. Poi va in prestito: nel campionato svizzero al Neuchâtel Xamax (2 gol), in serie A al Lecce. La scorsa estate Montella gli dà fiducia, anche perché alla fine Berbatov non arriva: gioca 7 gare, va a segno in Coppa Italia.

A gennaio ecco il prestito al Novara, in serie B: in 18 partite, fra campionato e playoff, segna 10 gol. Gli stessi che il collega Ljajic realizza in maglia viola.
La Nazionale svizzera, dopo una lunga gavetta nelle rappresentative giovanili, gli dà fiducia: lo convoca, lo lancia in amichevole e poi in gare ufficiali. Oggi, contro Cipro, diventa eroe: la sua Svizzera non riesce a sbloccare il risultato, lui gioca l’ultimo quarto d’ora e con un delizioso tocco-sotto (GUARDA IL VIDEO) sigla al 90’ il gol che regala il successo ai suoi e li avvicina al Mondiale 2014.
E il futuro? Un’incognita, per Seferovic come per Jovetic e Ljajic. Il contratto in scadenza nel 2014, come per il serbo, obbliga la Fiorentina a riflessioni e scelte ben precise: o rinnova o sarà ceduto. Col procuratore Ramadani, non è una novità, ci sarà da parlare anche di lui. L’unica certezza è che la Fiorentina si ritrova in casa un altro campioncino: ancora da sgrezzare, sì, ma che è pronto a dire la sua nel calcio che conta.