TAGLIO STIPENDI, LA VIOLA TRATTA MA L'EPILOGO NON È VICINO: ECCO LE IPOTESI

08.04.2020 19:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
TAGLIO STIPENDI, LA VIOLA TRATTA MA L'EPILOGO NON È VICINO: ECCO LE IPOTESI
FirenzeViola.it

Dopo la campana di Rocco Commisso, è arrivata pure quella di Joe Barone. Sul tema legato al taglio degli stipendi, del resto, la posizione della Fiorentina è chiara da molto tempo: la linea guida tracciata dalla Lega di Serie A nell’assemblea di lunedì trova pieno consenso nelle stanze dei bottoni viola, sia che il campionato riprenda a stretto giro (già oggi sono emerse le prime date di una possibile ripresa, il 24 o il 31 maggio o al più tardi il 7 giugno) sia che la stagione vada in modo definitivo in archivio. In ballo ci sono tra le due e le quattro mensilità dei tesserati, somme decisamente cospicue che permetterebbero al club di viale Fanti di far fronte alle inevitabili perdite economiche che si sono già generate e che si andrebbero ad acuire nel caso di uno stop totale della stagione.

LE PERDITE La voce più pesante riguardo il segno meno nei bilanci viola potrebbe riguardare i mancati introiti dai diritti televisivi. La fetta che la Fiorentina attende di incassare per l’ultimo terzo di campionato è di circa 20 milioni di euro, cifra che rischia di restare fuori se non ci fosse più la possibilità di tornare in campo. Oltre ai diritti, però, ci sono altre perdite che si potrebbero sommare alla pericolosa recessione verso la quale sta andando incontro il club e riguardano sia i mancati incassi delle partite casalinghe (i proventi dai botteghini per le ultime sei gare al Franchi ammontano a circa 3 milioni, non essendoci sfide di cartello) e in modo parziale quelli degli sponsor (in virtù delle mancate apparizioni sulla cartellonistica e sulla maglia).

I RISPARMI Che fare dunque? La strada che porta al taglio degli stipendi dei calciatori (senza prendere in considerazione la cassa integrazione degli altri dipendenti, triste opzione adottata dal Napoli in queste ore) sembra quella più diretta anche se non di facile applicazione. Facendo due conti, con un monte ingaggi di circa 60 milioni (cifra comprensiva degli stipendi del parco calciatori, di quelli di tutto lo staff di Montella ancora a libro paga e di quello di Iachini, del settore giovanile e degli incentivi su giocatori andati a giocare in prestito), con il risparmio di due mensilità la Fiorentina potrebbe risparmiare circa 10 milioni, somma che sarebbe raddoppiata (circa 20) qualora lo stop alla stagione fosse definitivo. 

LA CONTRATTAZIONE Il dialogo sul tema tra la dirigenza viola (nella figura di Joe Barone) e dei calciatori (rappresentati da capitan Pezzella) intanto  prosegue. Un faccia a faccia costante - simbolico, di questi tempi - che sta procedendo in toni di assoluta serenità ma che non pare avere un epilogo troppo vicino. Le ipotesi al vaglio della Fiorentina per trovare un punto d’intesa, specie se il campionato non dovesse più riprendere, sarebbero al momento due: il taglio di una mensilità e una spalmatura di altre tre sulla prossima stagione oppure la sottrazione dello stipendio di quattro in proporzione però al salario mensile. Questo, ovviamente, per tutelare quei calciatori con ingaggi non da “top” che rischiano di essere troppo penalizzati.