SHANKLY, L'uomo e la statua sotto la Kop
Se il Mourinho-style vi sembra una novità per il football, beh, vi sbagliate. C'era di più a Liverpool nei mitici 60's e 70's. Bill Shankly. Nato nel 1913, scozzese, sulla panchina del club del Liverbird ha vinto la Premier tre volte, due FA Cups ed una Uefa, oltre a riportare il club del Merseyside in First Division.
Un simbolo, un'icona, tanto che i tifosi gli hanno dedicato una statua proprio sotto la Kop, la storica staind di Anfield.
Geniali ed immortali le sue frasi storiche. "Se l'Everton giocasse nel giardino di casa mia, chiuderei le tapparelle". Oppure "a Liverpool ci sono solo due squadre. Il Liverpool e le riserve del Liverpool". Ancora: "qualcuno dice che il calcio sia una questione di vita o di morte. E' molto più di questo".
"Cosa ne penso dell'uomo sulla luna? E' come andare a Goodison Park, stadio dell'Everton. Senza atmosfera". E poi un'altra che in tempi di divisioni e di opinioni in riva all'Arno, fa pensare. "In un club c'è una Santa Trinità: i giocatori, il tecnico e i tifosi. I dirigenti non c'entrano. Loro firmano solo gli assegni".