SAN MINIATO, IL NEO VESCOVO PACCOSI A FV: “IL TIFO VIOLA E LA BENEDIZIONE A ROBBIATI. NEL 2023...”
Nei giorni scorsi a Firenzeviola.it è stato inoltrato un video dove si annunciava la nomina del nuovo Vescovo di San Miniato e vi chiederete, senza essere blasfemi, come possa interessarci questa notizia. Lo pensavamo anche noi ma quando abbiamo sentito l’intervento del Cardinale Betori, ci è venuto spontaneo strabuzzare gli occhi. Ecco spiegato il perché. Don Giovanni Paccosi, fresco di nomina, è un grande tifoso della Fiorentina e a tal proposito il Cardinale ha sottolineato “come sia il secondo vescovo che viene dalla Curva Fiesole: se qualcuno vuole farsi vescovo sa dove andare”. Dobbiamo ammettere che la cosa ci ha fatto molto divertire ed è per questo che abbiamo contattato in esclusiva per Firenzeviola.it Sua Eccellenza Giovanni Paccosi.
Dopo questa bella considerazione del Cardinale, può raccontarci brevemente la sua storia?
“Sono nato a Firenze il 2 giugno del 1960. Ho fatto parte del Movimento Comunione e Liberazione nella quale ho vissuto un’esperienza profonda ed ho avuto poi la mia chiamata, diventando sacerdote nel 1985. Ho svolto vari incarichi sul territorio e nel 2001 sono andato in missione in Perù, in una zona molto povera dove sono stato anche responsabile pastorale dell’Università Cattolica. Nel 2016 sono tonato in Italia per stare vicino ad un mio amico sacerdote, Don Paolo Bargigia, malato di SLA”.
Vuole parlarci dell’altra sua fede, meno importante, ma significativa come quella viola?
“Sono tifoso da sempre e, anche se ero piccolo, mi ricordo ancora la gioia del secondo scudetto. Quando poi cominciai a frequentare lo stadio ancora di più perché lì la passione ti entra entro”.
Ci tolga una curiosità: chi è l’altro vescovo che viene dalla Fiesole?
“Don Andrea Bellandi, vescovo di Salerno. A casa sua aveva un poster della Curva dove si vedeva lui a suonare un tamburo.”
Quando è stato a Lima seguiva il calcio?
“C’è una simpatica usanza che vede la squadra dell’Alianza Lima indossare nel mese di ottobre, in onore del Santo Patrono, una maglia viola quindi simpatizzavo per loro. Mi ricordo che mentre ero in Perù venne la Fiorentina per una partita ed io, ed un gruppetto di appassionati viola, siamo andati allo stadio. Eravamo pochi ma motivati.”
Non vorremmo essere maleducati... ma il Cardinale Betori è juventino: come la mettiamo?
“Qualche battutina a volte ci scappa, ma devo dire che nella conferenza che ha fatto per annunciare la mia nomina è stato spiritoso. Lui dice di essere bianconero all’acqua di rose e quando arrivò si lasciò scappare che sarebbe diventato un po’ tifoso viola e mi ricordo che i fiorentini storsero la bocca”.
Sempre il Cardinale ha detto che il suo insediamento a San Miniato coincide col periodo quaresimale e lei sarà vestito di viola.
“Diciamo che è una coincidenza ma è vero che posso considerarmi “un missionario viola” in una terra con tante strisce”.
Ha un episodio particolare legato alla Fiorentina da raccontarci?
“Mi ricordo che il venerdì sera veniva nella mia parrocchia a Messa Anselmo Robbiati. Dissi che gli avevo dato una benedizione particolare perché la domenica segnò. Tutti mi da allora mi chiedevano di ripetere l’operazione”.
A fine anno si fanno auguri e bilanci. Cosa ci può dire in tal senso?
“Mi auguro che la Fiorentina riprenda in campionato con lo spirito delle ultime gare giocate e possa dare gioie ai tifosi. Vorrei poi che tutte le cose che ci piacciono, incluso il calcio, si potessero vivere come un dono di Dio, condividendo passioni e crescendo insieme”.