PROSPETTIVE INTRIGANTI
C'hanno provato un po' tutti, e praticamente in tutti i modi. Lo stesso Cuadrado, sul finire del primo tempo, avrebbe tranquillamente potuto cercare il gol invece dell'assist (al contrario di quanto capitato a Salonicco con Marin). Eppure Super Mario il gol non lo ha trovato. Forse perchè, davvero, si è materializzata una vera e propria maledizione sull'attacco viola, o forse semplicemente perchè quando hai tutti gli occhi addosso niente è più semplice come prima.
Vi è mai capitato, per esempio, di sentire la pressione di tutti coloro che non aspettano altro che giudicarvi? Se sì, conoscerete allora quella sorta di emozione o condizionamento che ti attanaglia nel momento più importante e che, a occhio e croce, deve aver colpito lo stesso Mario. Sia quando Vargas gli ha messo sui piedi un pallone d'oro sia quando Cuadrado ha bissato l'assist, stavolta di testa. Ma al di là degli errori sotto porta quel che può e deve far sperare nel ritorno del “Panzer” è la sua crescita, a 360°.
Gomez si è fatto comunque trovare al posto giusto, in piena area di rigore, e certamente non è stato fortunato né sulla parata di Glykos nel secondo tempo (quando i viola erano sotto di una rete) né sul rigore che l'arbitro belga non ha voluto concedere. Tutto sommato Gomez ha retto 90 minuti, e non era scontato, e intanto ha collezionato occasioni da rete. Il gol, se la crescita dovesse proseguire, è destinato ad arrivare prima o poi. Certamente quanto visto giovedì sera può far leggittimamente sperare.
Più o meno come ha fatto vedere buonissime cose l'altro tedesco rientrante in casa viola. Marko Marin ha toccato il suo primo pallone con un taglio “no look” che ha mandato in porta Cuadrado, proseguendo il suo spezzone di gara con ottimi tocchi e buona mobilità. Facendo intravedere doti e verticalizzazioni che potranno presto diventare preziose per la Fiorentina. Domenica, contro il Napoli, entrambi potrebbero entrare a partita in corsa, ma in prospettiva, contando anche la ripresa del campionato che arriverà dopo la sosta di metà novembre, hanno regalato spiragli di grande ottimismo e prospettive a dir poco intriganti.