MURO CONTRO MURO
Di questo passo saranno da rimpiangere il frastuono delle voci tra loro discordanti, anche e soprattutto quando lo stadio sembrava dividersi nelle contestazioni. Eppure l'ultima presa di posizione della tifoseria, arrivata con un comunicato da parte dell'ACCVC nel quale si preannuncia di togliere tutti gli striscioni, è destinata a rendere ancora più desolante uno stadio che in questa stagione è stato comunque tra i più frequentati.
La dice lunga la distanza che oggi separa tifo e proprietà rispetto ai numeri delle presenze allo stadio, perchè andando a spulciare nei conti dei botteghini ci si accorgerà che il pubblico non è mai mancato. Sempre e comunque pronto a sostenere squadra o tecnico, che la classifica fosse deficitaria o il tempo da lupi, sotto il sole o sotto la pioggia i tifosi viola ci sono sempre stati.
Ora dicono "basta", lo dicono con un raggio sempre più ampio, per provare a capire che reazione può filtrare dalla silenziosa casa viola. Sotto questo profilo anche la politica sembra cominciare a chiamare sempre più con forza i Della Valle, senza che comunque ancora oggi se ne registri una replica degna di nota. Un muro di gomma che nessuno, per ora, riesce a scalfire ma che al tempo stesso sta ridisegnando qualsiasi scenario legato al presente e al futuro viola.
Presente e futuro, argomenti a tutt'oggi misteriosi: se da un lato non manca chi riporta una voglia di rilancio da parte dei proprietari dall'altro la società stessa, soltanto qualche mese fa, ha ribadito che non ci saranno cambiamenti radicali alla gestione fin qui tenuta. Traducendo avanti con l'autofinanziamento e la ricerca di giovani valore. Del resto se Corvino continua a incontrare addetti ai lavori al centro sportivo, come accade più o meno quotidianamente, significa che nell'immediato futuro dirigenza e operatività della Fiorentina non sono destinate a cambiare più di tanto. Il muro contro muro, almeno da qui a fine stagione, è come minimo destinato a continuare.