L'UMILIAZIONE, IL MERCATO E UN FUTURO ANCORA DA SCRIVERE
Tra un'ammissione di colpa e un silenzio pesante, il 6-0 subito al "Maradona" di Napoli rischia di essere pesante non solo in termini di risultato ma anche come peso specifico nelle scelte che verranno effettuate da oggi in poi. "Sono il primo ad essere messo in discussione" ha dichiarato il direttore sportivo Pradè al termine della partita. Un'ammissione di colpevolezza doverosa dopo un fallimento tecnico come questo ma che non serve a niente ai fini dei miglioramenti necessari per terminare la stagione senza patemi. Il 5-0 subito in casa contro la Juventus ai tempi dei Della Valle, costò il posto a Corvino, sicuramente l'attuale direttore non si può dire sicuro di essere confermato.
Ormai pare chiaro a tutti che Commisso abbia "imposto" di aspettare il suo arrivo prima di dare il via ad eventuali acquisti, sintomo evidente di come questa dirigenza rischi di salutare al termine della sessione in corso. La settimana che si apre oggi sarà importante per il mercato viola, considerando anche le parole di Prandelli che ha parlato di "incontro" che potrebbe fare la differenza nei piani dei dirigenti. Certo le tempistiche, soprattutto per una squadra in difficoltà come la Fiorentina, non sono il top, considerando che già il 6 ottobre, giorno dopo la fine dell'ultimo mercato, si era capito quale fossero le lacune che poi il campionato ha evidenziato ancora più chiaramente.
Tendenzialmente queste ultime due settimane di trattative, potrebbero anche essere le ultime di questa dirigenza. Perché è vero che Commisso è molto attendo alle vicende legate allo stadio ed ha vissuto qualche giorno nero di rabbia per la risposta ricevuta dal MiBACT in merito al Franchi, ma è anche vero che da amante del calcio non potrà essere contento di ciò che sta vedendo dal vivo. Qualche timido passo avanti sul piano del gioco, ma risultati che non rendono merito ai soldi investiti nel suo primo anno e mezzo da presidente. Difficile capire se lo stadio possa minare il suo entusiasmo e spingerlo a prendere decisioni drastiche, al momento questa ipotesi sembra essere scongiurata, ma per confermarlo, da qui al 1° febbraio qualcosa nelle strategie dovrà cambiare per forza.
Sicuramente sono giornate caldissime per il futuro del club, da Pradè a Barone fino alla delusione di Commisso. Serve chiarezza, che secondo Prandelli a giorni verrà fatta davvero. Servono pochi giocatori ma buoni e funzionali. Poi si vedrà se sarà davvero rivoluzione oppure se si andrà avanti così, veleggiando tra tante incertezze e poche gioie da ricordare.