IL GALLO SA ANCORA CANTARE? 153 RETI E TRE ANNI DI BUIO, BELOTTI A FIRENZE PER RIALZARE LA CRESTA
“Funky gallo, come sono bello stamattina” cantava Zucchero. Una musichetta che risuonerà nella mente dei tifosi viola e, presto, anche al Franchi. La Fiorentina ha il suo pennuto: Andrea Belotti, ai secoli il Gallo di Calcinate, arriva in prestito secco dalla Roma. Il trentenne che si presenta dalle parti di Bagno a Ripoli con maglione a collo alto e giacca scura (qui le nostre foto) è un animale decisamente diverso dalla sua prima versione, quella dei 26 gol in 35 partite di Serie A con Mihajlovic al Torino, della clausola di 100 milioni appiccicatagli sopra da Cairo che aveva fatto desistere Chelsea e Milan tra le altre. Tra quella versione di centravanti che dominava fisicamente i difensori di tutta italia e questa sono passati 7 anni. Nel mezzo, il gallo ha perso diverse piume per via di alcuni nfortuni pesante (su tutti quelli al tendine e al bicipite femorale che lo hanno condizionato dall’estate 2021 per almeno un anno). Ha perso il granata, lasciando Torino da capitano, dopo 113 reti, ma da svincolato. In mezzo anche uno squillo con la Nazionale Italiana ad Euro2020 (con rigore sbagliato nella finale di Wembley) e un tentativo di prima rinascita a Roma.
Nella Capitale, al servizio dell’idea di calcio distopica di Mourinho, Belotti si è decentrato dalla porta, accentuando ancor di più la sua vena da “attaccante operaio” e sporcando la sua media gol: in giallorosso 45 gare di campionato, 3 gol e un primo anno all’asciutto, con solo qualche squillo in Europa. Che il Belotti che ha posato in tarda serata al Viola Park sia lontano parente dello sfascia-Serie A di più di un lustro fa, anche fisicamente, è cosa nota. La Fiorentina ha scommesso però sulla capacità di Vincenzo Italiano di riaccendere il fuoco sacro dentro un attaccante che si presenta comunque con un curriculum di tutto rispetto: 153 gol in carriera – 109 in Serie A, più di Miccoli, Dzeko, Mutu per dare un idea; più di qualsiasi attaccante comprato dalla Fiorentina nell’ultimo decennio. L’ultimo acquisto dallo score così pesante fu Mario Gomez (scongiuri concessi).
Belotti e la Fiorentina erano promessi sposi da tempo, addirittura da quando nel 2015 Gennaro Gattuso, suo allenatore ai tempi di Palermo, lo propose ai viola. L'attaccante classe '93 e la Viola si sono poi rincorsi, anche scornati, come nel gennaio 2021, quando l’allora numero nove del Toro segnò il quinto e ultimo gol contro i viola per poi prodursi in un testa a testa tragicomico con Milenkovic che ebbe l’effetto di provocare l’espulsione del serbo. A esattamente tre anni da quel gesto che accese le ire dei fiorentini, è tutto (giustamente) dimenticato; “l’ossessione Belotti”, dopo almeno un paio di sessioni in cui il suo nome è rimbalzato ossessivamente nei taccuini di Barone e Pradé, è diventata tangibile e il Gallo è finalmente pronto ad alzare la cresta in maglia viola.
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