I TRE GIORNI
Proviamo a riavvolgere il nastro: Oriali si incontra per l'ennesima volta con Andrea Della Valle, ragiona sull'opportunità o meno di accettare l'offerta viola e - dopo lunghe rimuginazioni - decide di declinare la prosposta di diventare un nuovo dirigente viola. Un diniego, quello dell'ex mediano viola, derivato da due principali motivi: la scelta dei collaboratori e la decisione - ormai già pianificata dai DV - di puntare su Ranieri come mister della rinascita. Nessun altro motivo. Nessun'altra elucubrazione.
Andrea Della Valle, dal canto suo, si era dato domenica scorsa dieci giorni (al massimo) di tempo prima di rivelare i nomi del nuovo allenatore e del nuovo ds. Già proprio in quest'ordine. Inconsueto, ameno, forse un tantinello strano. Ma tant'è. Ad oggi però, sono solo tre i giorni che mancano alla scadenza indicata dal patròn viola e, al di là del diniego di Oriali, non paiono esserci piste sicure circa i futuri componenti della Fiorentina. Se infatti Ranieri pareva ad un passo dalla panchina viola, la voce del tifo ed i dubbi di una parte della dirigenza gigliata (forse proprio dello stesso Andrea) paiono far vacillare la candidatura dell'ex mister giallorosso. Sul fronte del ds poi, domina una selva di nomi invalicabile, che ad oggi non dà alcuna certezza.
Non resta che aspettare dunque per sapere quale sarà la scelta di Diego ed Andrea; tra le ipotesi più probabili attualmente c'è quella di una promozione interna di Macia a ruolo di ds, con Guerini (o in alternativa un'altra figura) che figurerebbe come l'uomo immagine viola, distante ma allo stesso tempo vicino al mondo del mercato. Ma allo svelamento della verità mancano solo pochi giorni.