GLI INCONTRI SPARTIACQUE

15.09.2020 12:30 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
GLI INCONTRI SPARTIACQUE
© foto di Federico De Luca

Probabilmente a qualcuno i passaggi della lunga intervista mattutina, la prima in suolo fiorentino da sette mesi a questa parte, di Rocco Commisso hanno suonato come una sorpresa, ma in fondo il presidente viola non ha fatto altro che lastricare il sentiero già aperto dal ds Pradè qualche giorno fa. Al momento la liquidità per sognare i centravanti in grado di cambiare le cose non c'è: le cose, semmai, potrebbero cambiare passando da una cessione illustre come quella di Federico Chiesa, anch'esso oggetto delle parole del presidente.

"Speriamo (vada a finire, ndr) bene. Poi vedremo, una cosa alla volta... Lasciatemi parlare con Pradè, poi anche coi ragazzi e vedremo cosa succede: l'intenzione è fare una Fiorentina sempre più forte", le sue parole mentre si scagliava anche contro presunte fake news sui rinnovi contrattuali più bollenti in ballo. Tra cui quello di Chiesa è senza dubbio il più pesante per più di un motivo, non secondo il lato economico. Proprio quello, al momento, sembra il principale ostacolo per una cessione: nonostante una parziale apertura all'accettare contropartite di qualità per abbassare le pretese economiche full cash - come vi abbiamo raccontato tempo fa - la valutazione è consistente, e le attuali problematiche a livello di bilancio della Juventus, tappa prioritaria nella mente del 25 in caso di addio nonostante le simpatie milaniste, non rendono possibili troppi discorsi concreti, considerando pure il fatto che da Torino aumentano le indiscrezioni che vorrebbero Pellegrini, il profilo preferito per dirigenza e Iachini, orientato alla permanenza in bianconero. Le altre squadre, per un motivo o per l'altro, sembrano tutte piuttosto lontane.

Il punto, però, è che adesso Rocco Commisso è a Firenze, proprio come Federico Chiesa. In attesa di concludere l'iter sanitario, il numero uno del club potrà approfittarne tra le altre cose anche per testare gli umori delle varie parti in causa, e capire i margini di manovra dall'una o dall'altra parte: nel suo cassetto, in fondo, ci sarebbe custodita una proposta da 4 milioni netti a stagione, se solamente ci fosse un'apertura decisa, così da blindare un prodotto del vivaio cresciuto sempre e solo in viola. Il tempo, però, comincia a scarseggiare, e questo lo sa anche Commisso: ecco perché gli incontri con Federico ed Enrico con che avverranno non appena avrà il via libera - e su questo c'è da scommetterci - faranno da spartiacque per determinare la direzione del calciomercato in entrata. Fino a quel momento i grandi nomi per l'attacco possono attendere.