GIORNALISTI, La solidarietà a Stefano Prizio
A darne notizia è stato direttamente lui, sulla sua pagina di Facebook. Stefano Prizio, collega della testata on line Fiorentina.it, ha ricevuto una richiesta danni da parte dei fratelli Della Valle di 500 mila euro. Alla base alcune opinioni espresse dal giornalista che, secondo i proprietari della Fiorentina, avrebbero eccessivamente colpito la società e il suo progetto principale: la Cittadella Viola. La posizione di Prizio, tuttavia, è andata peggiorando nell'ultimo anno. Dopo aver, infatti, accettato l'ipotesi di un contratto a tempo determinato, pur di continuare a svolgere il proprio mestiere - dopo una posizione precedentemente a tempo indeterminato - Prizio si è ritrovato sospeso dalla redazione per decisione del suo editore. Da lì, poi, la scelta dei vertici della testata in questione di sospenderlo dall'incarico, vertici che oggi nemmeno vogliono scrivere una riga in favore di chi li ha fatti diventare importanti (incredibile!!!). I contrasti, comunque, poco tempo fa furono pubblicamente denunciati dallo stesso giornalista, che aggiunse di essere stato invitato a "taroccare" alcuni sondaggi inerenti il futuro di Prandelli sulla panchina viola.
Conosciamo Stefano, il suo attaccamento a questo lavoro e, soprattutto, alla Fiorentina. Restiamo perciò a dir poco perplessi di fronte a un vero e proprio accanimento nei suoi confronti (e poi perchè la richiesta danni solo a lui e non al direttore, nè all'editore? Curioso, no?), a fronte peraltro di opinioni espresse in merito al mondo viola. Che, come dire, resterebbe pur sempre un argomento "leggero" rispetto a ben altre questioni. Opinioni, le sue, talvolta dure, ma pur sempre rispettabili e rientranti nel diritto di stampa che contraddistingue il nostro mestiere.
Nell'esprimere la solidarietà al nostro collega, la redazione di Firenzeviola.it si augura che la questione possa rientrare il prima possibile nei giusti e dovuti ranghi di un corretto ambito comunicativo e informativo, che dunque possa prevedere anche voci "fuori dal coro". Nell'auspicare un segnale distensivo da parte dell'Acf Fiorentina (il cui atteggiamento intransigente a talune critiche pare talvolta francamente eccessivo) ci auguriamo anche che l'Ordine dei Giornalisti, l'USSI e il sindacato di categoria tengano in considerazione la posizione del collega Stefano Prizio, vigilando sull'osservanza del diritto di cronaca e senza dimenticare l'ormai nota "libertà di informazione".