FONDAMENTALE
Ancora pochi giorni, 2 al massimo 3, e sapremo qualcosa in più sulla nuova Fiorentina, o almeno su chi questa squadra dovrà costruirla e allenarla. Se per il tecnico la battaglia principale sembra essere fra i due candidati Zeman e Ranieri, per quanto riguarda il ruolo da dirigente ancora la società viola non ha le idee chiarissime, anche a causa del no di Oriali, e per questo Adv e collaboratori stanno prendendo tempo, consapevoli del fatto che comunque chi lavora sulla squadra già c’è a Firenze: il lavoro di Eduardo Macià infatti sta piacendo molto alla dirigenza, tant’è che il suo contratto sarà allungato e forse ritoccato verso l’alto. Ma per chiudere le trattative, per le firme, servirà un’altra figura, che certamente sfrutterà il gran lavoro fatto fino a questo momento dallo spagnolo, che sulle spalle ha acquisti di gente come David Silva, Fernando Torres e Dirk Kuyt.
Macià fu soprannominato dal quotidiano spagnolo El Pais “l’hardisk del Liverpool”, a testimonianza del gran lavoro di ricerca e catalogazione che l’attuale capo osservatori mette in pratica per indicizzare i giocatori provenienti da ogni parte del globo.
Senza lo spagnolo, insomma, l’immobilismo della Fiorentina sarebbe stato preoccupante. Il suo lavoro, per il momento, è quello di osservatore e di stratega delle prossime mosse di mercato, poi in futuro chissà: a Valencia e a Liverpool ha ricoperto ruoli di ds e dt, ma in Italia ancora non potrebbe farlo a causa della mancanza dell’abilitazione per concludere operazioni. E allora, senza indugiare troppo su nomi e cognomi, è importante che l’arrivo di un nuovo diesse avvenga in tempi brevi, in modo da poter concludere l’importante lavoro iniziato da Macià. Ma prima del sostituto di Pantaleo Corvino, arriverà l’allenatore: il nome di Macià è quello più caldi in questo momento, e se dovesse realmente arrivare Ranieri il merito sarebbe anche e soprattutto suo.