DUE RONDINI NON FANNO PRIMAVERA
Sembra davvero che sia arrivata la primavera da queste parti. E forse è un segno del destino che una bella giornata come quella appena passata sia arrivata all'indomani della vittoria di Roma. Dopo giorni e giorni di pioggie, con uno strascico autunnale non propriamente allegro, è tornato il sole in città, esattamente come sembra poter tornare il sereno sulla stagione della Fiorentina, e sulle speranze dei tifosi viola. La salvezza più vicina, la gioia per una vittoria che mancava da venti anni, e anche un gruppo in campo che finalmente ricorda da vicino una squadra sono tutti fattori che hanno reso la festa della liberazione dei tifosi della Fiorentina qualcosa di speciale.
Tanto che l'atmosfera che si respirava appena ieri era già paradossalmente opposta all'aria che è tirata per tutto l'anno in casa viola. Del resto nel mondo del pallone tutto corre a 100 chilometri orari, e basta un attimo per ritrovarsi dalle stelle alle stalle, o vicevera. Ecco perchè, persino a rischio di passare da guastafeste, ci sovviene la riflessione in questione. Una riflessione dettata anche dall'avvicinamento dei momenti delle scelte. Sul mercato, ma anche in società. La Fiorentina, in tal senso, deve impostare il nuovo progetto tecnico attraverso l'arrivo di un nuovo direttore sportivo, e passando per una ristrutturazione interna (in campo e fuori) che migliori i tanti aspetti che non hanno funzionato nelle ultime due stagioni.
Riflessione quest'ultima che dovrà essere sviluppata con la massima lucidità e, ci auguriamo, anche a breve. Con la salvezza a un passo, adesso, la proprietà può serenamente scegliere il suo nuovo progetto tecnico, e con esso le persone che dovranno portarlo a compimento. Quindi ben venga il nuovo diesse, ma ben venga anche il tanto atteso (e reclamato) ripulisti in particolar modo nella rosa. Perchè al di là delle imprese di Milano e Roma gran parte del gruppo gigliato ha ampiamente dimostrato di aver perso gran parte delle proprie motivazioni. E se è giusto plaudire i recenti scatti d'orgoglio, è altresì giusto tenere bene a mente come sono andate le ultime due stagioni. Il rischio, altrimenti, è quello di pensare che le rondini intraviste a Milano e Roma bastino per regalare una nuova primavera a questa città.