ALESSANDRO GALDIOLO, Mio padre non ha la SLA
Giancarlo Galdiolo non ha la SLA, ma una malattia degenerativa che si chiama “Frontotemporale”. Ad annunciarlo è il figlio Alessandro che in compagnia della sorella Eleonora (fra l'altro ex calciatrice nel Cervia) e dell'altro fratello Alberto ha indetto un conferenza stampa alla “Blu Clinic” di Bagno a Ripoli (sede dell'associazione ex viola), per fare chiarezza sulle condizioni del padre, Giancarlo Galdiolo, ex viola degli anni 70'.
“Magari avesse la Sla – precisa Alessandro, che in vari tratti della conferenza stampa piange a dirotto. Perchè la Sla prende le articolazioni, il corpo, ma fa rimanere lucidi. La malattia “Frontotemporale” fa l'inverso. Prende il cervello e poi le articolazioni. E' un deterioramento cognitivo che parte dal cervello. Forse diventerà SLA, ma per il momento i sintomi sono inversi. Mio padre non comunica più, non parla. Prima mio padre era una persona autonoma, ha giocato le partitelle fino all'anno scorso. Adesso ci siamo noi, e sopratutto mia mamma 24 ore su 24. Pensate che dobbiamo controllarlo anche quando dorme. Tutto è cominciato ad agosto 2009, quando il babbo ha cominciato ad essere irrequieto. Poi è peggiorato molto velocemente, e da marzo 2010 c'è stata la caduta verticale. Purtroppo mio padre non comunica, e non c'è nessun modo per comunicare. Anche un computer come per Borgonovo non servirebbe, perchè non coordina i movimenti, gli impulsi. Mangia 3-4 volte al giorno, roba iperproteica, per mettere dentro energie. Poi sta nel letto, fa 10-11 passi e poi è stanco. Dobbiamo tenerlo su, poi si mette a sedere. Non parla più, già da 4-5- mesi, emette suoni, perchè non connette le parole, lo facciamo scrivere, ma non sa nemmeno più scrivere. Ha dei momenti di lucidità, ma sono rari.
Se lo fai giocare a carte, al computer ride e capisci che c'è, ma succede raramente. Siamo già pronti al peggio, all'immobilità. Non sappiamo perchè si è ammalato. A settembre scorso ha iniziato ad essere assente. Poi è peggiorato velocemente. Potrebbe andare avanti anche 90 giorni, ma lo vediamo andare indietro giorno dopo giorno. Servirebbe una persona forte che aiuti mia madre, lui ora è 76 chili e veniva da 85 chili, è ancora grosso, ma nonostante l'alimentazione non prende nemmeno un etto, anzi... Se da giocatore prendeva qualcosa? No, anzi era lui che mi diceva di non prendere mai niente (Alessandro ha giocato in 1° categoria ndr.). Su internet c'è scritto che la causa della malattia potrebbero essere dei micro traumi alla testa. Ma cosa vuol dire? Allora ogni difensore dovrebbe ammalarsi... Assistenza medica? C'è la burocrazia, ci vuole tempo per fare tutto. Per ora stiamo facendo tutto noi, col nome di Galdiolo stiamo cercando di sensibilizzare tutti. Denunce come ha fatto la moglie di Beatrice? Non ne abbiamo il tempo, né la voglia”.
Non c'è la Fiorentina, ci sono tanti ex viola, dell'associazione degli ex viola. Roggi, Antognoni, Desolati, Amoruso, Galli, Galbiati...tutti distrutti ed affranti. Alessandro, Eleonora, Alberto si rivolgono a loro, solo loro possono aiutarli. Per Giancarlo Galdiolo, però, sembra che non ci sia niente da fare. Il finale è sull'esempio di Chantal Borgonovo. "E' una donna grandiosa, ha una forza incredibile. Noi diciamo spesso a nostra madre di prendere spunto da Chantal, per andare avanti. Nostra madre è la persona che sta soffrendo di più".