UNDER 21, Il gruppo sa giocare
Il gruppo c’è, il gioco pure. L’amichevole disputata e vinta contro la Francia a La Spezia ha lasciato ottime impressioni sull’ultima creatura di Pierluigi Casiraghi, selezionatore dell’Under 21. Dal portiere Andrea Consigli - di proprietà dell’Atalanta ma quest’anno in prestito al Rimini - ai difensori Daniele Dessena del Parma, martedì a segno, e Marco Andreolli - scuola Inter, passato in giallorosso - fino al folletto Sebastian Giovinco ed alla stella Giuseppe Rossi, sta crescendo una nazionale di ragazzi che danno del tu al pallone e mostrano già un notevole affiatamento. Lo ha dimostrato l’incontro con la Francia, avversario che spesso quando vede l’azzurro lo scambia per rosso dando vita ad incroci tutt’altro che amichevoli. E se l’esordio con l’Albania dello scorso primo giugno, un rotondo 4-0 nelle qualificazioni all’Europeo 2009, era stato accolto con prudente soddisfazione data la pochezza dello sparring partner, la vittoria conquistata a La Spezia ha ben altro sapore e spessore. Prossimi impegni il 7 settembre le Far Oer, l’11 ancora l’Albania.
Una parola a parte merita Giovinco, trequartista della Juventus, classe 1987, 164 centimetri di velocità ed estro. I tifosi l’hanno soprannominato’la formica atomica’ e qualcuno ha già scomodato paragoni con Lionel Messi. Ma questo sarebbe il modo migliore per soffocarne il talento.
Tratti somatici, nome di battesimo e tocco di palla potrebbero trarre in inganno, ma Sebastian non è sudamericano. Lui è nato a Torino, facendo tutta la trafila nel settore giovanile bianconero.
Nel calcio muscolare che impera ormai da anni, ha sempre dovuto fare i conti con le perplessità che accompagnano i talenti poco dotati sul piano fisico. Giovinco è magrolino e leggero, ma i mezzi tecnici sono di prim’ordine: agile, scattante e fantasioso, può essere utilizzato anche come terzo attaccante libero di svariare ed accentrarsi senza mansioni tattiche. Ha esordito in prima squadra nel campionato di serie B lo scorso 12 maggio, nella partita Juventus-Bologna, subentrando al 76’ a Palladino e regalando l’assist per la rete del definitivo 3-1 a Trezeguet. Per la stagione 2007-’08 è in prestito all’Empoli.
Ma il successo ai danni della Francia ha lasciato anche un po’ d’amaro in bocca nel vedere all’opera un talento già affermato come Giuseppe Rossi. Il campionato lo ha attraversato come una meteora con la maglia del Parma, lasciando in eredità una salvezza insperata e nove reti. Quando il Manchester United lo ha messo sul mercato lo stesso Parma, la Fiorentina e l’Udinese lo hanno cercato. Ma al dunque nessun club italiano se l’è sentita di investire su di lui. Con 11 milioni di euro (la metà di Pato) se l’è portato via il Villarreal. Ma sir Alex Ferguson, che di campioni se ne intende, ha voluto che nel contratto fosse inserita una clausola. Prevede l’opzione per il Manchester nel caso il club spagnolo decidesse di cedere Rossi.