Pane, amore e fantasia

20.01.2007 19:11 di  Marco Conterio   vedi letture
Che fosse una stagione difficile, strana, transitoria, e chi più ne ha più ne metta, lo si evinceva dando un'occhiata alla classifica prima dell'inizio del campionato e lo si nota anche ora: una squadra in fuga solitaria, due rivelazioni in lizza per la quarta piazza, Milan in zona intertoto. E la Fiorentina? Se Calciopoli, le penalizzazioni e le polemiche estive fossero state solo un brutto sogno, gli uomini di Prandelli sarebbero in piena zona Champions, a ridosso del Palermo del vulcanico presidente Zamparini. La prossima stagione invece, si spera, tutto ripartirà nella normalità: tutti ad armi pari, tutti sulla linea di partenza pronti, in attesa dello sparo dello starter. Alt! Siamo sicuri che l'espressione "ad armi pari" sia giusta? Corvino nell'intervista rilasciata a Gazzetta.it ha detto che "Fino a che ci saranno le attuali disparità economiche, non si potrà lottare per lo Scudetto. Non bastano Pane, Amore e Fantasia". A che ambire, dunque? Sognare per poi essere sempre relegati nel limbo delle eterne inseguitrici che si dannano l'anima per un posto in Champions che si rivelerà abbastanza fine a se stesso? La strategia dei Della Valle è sempre stata "step by step, arrivare tra le grandi"; ma a che prezzo? Difficile puntare il dito contro una società che ha imposto un tetto massimo per gli stipendi, che non punta giocatori con valutazioni astronomiche, finendo poi puntualmente col bilancio in rosso. Più facile farlo invece verso quelli che si avvalgono delle plusvalenze, verso quelli che sono costretti sempre a raschiare il fondo del barile (leggasi portafoglio del loro magnate) per ricapitalizzare dei bilanci altrimenti disastrosi. In Inghilterra sembrano aver trovato un ottimo modo per colmare, almeno in parte, questa forbice, sempre più ampia in Italia, tra Ricchi e Poveri: la vincitrice del campionato 2007-2008 porterà a casa una fetta dei diritti tv pari fino a 75 Milioni di Euro, più i proventi di coppe varie, internazionali e non. Le piccole, invece? 39 Milioni è la cifra che sarebbe garantita all'ultima classificata. In Italia invece c'è un divario troppo netto tra le diverse società e questo implica minore possibilità per le piccole di poter almeno cercare di entrare in lizza con le Grandi. Da tempo si parla di ritorno ai diritti tv collettivi anziché frazionati ed anche l'Antitrust sembra concordare. La Fiorentina a che potrà puntare allora? L'Inter sogna Messi, Gerrard, il Milan punta Ronaldo, Oddo, la Juventus tratta con Klose, tutti giocatori da ingaggi faraonici. E' la verità, nuda e cruda: se le cose stanno così, è praticamente impossibile tornare ai fasti di un tempo, quando Cagliari, Verona e Sampdoria vincevano gli scudetti senza poi fallire dopo tre anni. E questa vale anche per la Fiorentina; Corvino continuerà a scandagliare il mercato, cercando la nuova Scarpa D'Oro "ad un tozzo di pane" (fatte le dovute proporzioni con giocatori strapagati e dal rendimento insoddisfacente), monitorando la Serie B in cerca del nuovo Pasqual, invierà osservatori al Mondiale U-20 in programma in estate, in Canada, per portare in Italia una futura stella a poco prezzo. Prandelli dal canto suo inventerà nuove soluzioni tattiche per far rinascere i suoi giocatori, per farli consacrare o diventare stelle. Questo lo faranno, perché Corvino e Prandelli sono due dei migliori professionisti nel loro campo sulla piazza, ma finché il divario tra le Grandi e le Altre non si assottiglierà, purtroppo, ci sarà poco da sognare in grande.