MONTOLIVO, il nostro obiettivo è la zona Uefa
Una prova eccelsa contro l'Empoli ed una opaca contro la Reggina. Il rendimento delle ultime partite della Fiorentina rappresenta a pieno Riccardo Montolivo, giocatore dal talento indiscusso ma troppo discontinuo per essere "decisivo".
"Prova opaca? Non è stata una prova brillante paragonata a quella di domenica. Penso che ci stia, venevamo da una partita ravvicinata, era un campo difficile contro una squadra in forma. Personalmente non giudico la mia prova brillante, come tutta la squadra sono andato in difficoltà. C'è stata una reazione, non abbiamo sofferto più di tanto, ma comunque eravamo proco freschi. Per il Torino abbiamo comunque un giorno in più per recuperare. 24 ore sono tante per recuperare, sia dal punto di vista fisico, sia da quello mentale. Dal punto di vista tattico non abbiamo ancora lavorato in questi giorni. L'assenza di Liverani? Io preferirei giocare nel mio ruolo ma potrei anche ricoprire la sua posizione. Mi mancherà un compagno di gioco ma verrà sostituito sicuramente bene. Con Fabio ultimamente abbiamo giocato bene e conseguito risultati importanti, anche fuori casa abbiamo giocato bene".
Anche contro la Reggina un'occasione da goal mancata. "Non mi manca, so che lo farò, magari domenica, ma non è la mia priorità. Un goal decisivo sarebbe comunque bello. Contro la Reggina ho piazzato la palla e preso la porta, ma forse dovevo tirare di potenza. L'erba alta non ci ha facilitati comunque nel gioco e nelle conclusioni".
L'obiettivo ora è l'Europa. "Per noi l'importante ora è la Uefa, bisogna andare per gradi. Si deve consolidare questo obiettivo intermedio, se saremo talmente bravi sarà diverso ma ora abbiamo in testa solo quello. Ad inizio stagione con la penalizzazione eravamo contratti nel gioco, ora abbiamo acquisito grande sicurezza, stiamo migliorando molto".
Sul neo acquisto Kuzmanovic. "Mi piace, è un giocatore che sa giocare al calcio, penso possa far bene ed ha la rabbia giusta per giocare con noi".
La sfida con il Torino è imminente. "Ha la rabbia giusta necessaria quando cambi allenatore. De Biasi non ha la bacchetta magica ma sicuramente ha lavorato bene, la vittoria col Cagliari lo dimostra".