INTER, Espugnato l'Old Trafford
La squadra di Mancini si impone con grande sicurezza a Manchester, dominando per lunghi tratti la gara. Il Trofeo Pirelli prende la rotta di Milano, quindi, regalando ai tifosi una prestazione da squadra compatta e senza timori reverenziali. I campioni d’Italia scendono in campo con Julio Cesar in porta, Maxwell a destra, Samuel e Materazzi in centro e Chivu a sinistra; a centrocampo Dacourt come volano, Solari e Stankovic interni, con Figo ispiratore delle punte Ibrahimovic e Suazo.
La musica suonata dalla banda di Mancini sembra essere molto intonata: fin dall'inizio è l'Inter a fare la gara, dimostrando personalità e grande spirito di iniziativa. La prima conclusione è di Cristiano Ronaldo, ma il suo destro dal limite va fuori. Subito dopo Vidic ferma in extremis un vivace Suazo, e poco dopo è Van der Sar a gettarsi sui suoi piedi al momento del tiro. Al 17' i padroni di casa passa in vantaggio: Evra taglia il campo con un rasoterra, Chivu va a vuoto e Rooney, tutto solo, non sbaglia. L'Inter, però, dimostra di avere ormai un DNA da squadra vincente e procede imperterrito con il suo spartito: al 21' cross di Figo, Ibra riesce a toccare, Vidic ed Evra pasticciano, Suazo sigla l'1-1 da due passi. Sei minuti più tardi Ibrahimovic realizza il 2-1 su assit di Solari, dopo un ottimo recupero di Stankovic, a centrocampo, su Evra. Il Manchester non riesce ad applicare il pressing alto e la squadra di Mancini diventa straripante: al 34' Suazo firma la sua doppietta. Ibrahimovic fugge a sinistra, finta e scarica sull’accorrente Figo, che serve di fino l’honduregno che fulmina Van der Sar con un piattone destro preciso sul primo palo.
Nella ripresa rientra in campo un'Inter vogliosa di riprendere da dove si era interrotta, ma con qualche novità: fuori Materazzi, dentro Cesar (schierato sulla destra), con Chivu spostato al centro, mentre in avanti c'è Adriano per Ibra. Al 57' il brasiliano la combina grossa, infilando Julio Cesar su una punizione di Cristiano Ronaldo da sinistra. Ma l’Inter non si scompone a differenza di Adriano che invece sparisce. Poi ancora qualche cambio, per l’Inter da annotare: l’esordio di Jimenez e Cruz per Figo e Suazo. La stanchezza si fa sentire, la velocità cala e la lucidità anche: non c'è più la fluidità ed il Manchester ci crede. Ma la squadra di Mancini mostra di saper soffrire, senza rischiare più di tanto. L’inconcludenza di Adriano pesa sull’economia della gara, nonostante le ottime prove di Jimenez e Samuel. Al 17' Eagles viene "murato" in area al momento del tiro ed un minuto dopo Julio Cesar respinge un sinistro velenosissimo di Cristiano Ronaldo, in dribbling sul giovane Filkor. L'Inter fatica a trovare varchi in avanti, perché Cruz è troppo isolato ed Jimenez predica nel deserto “brasiliano”.
Da sottolineare la prove dell'esordiente Desenclos (un francese classe '89 acquistato in comproprietà con la Triestina) e del grandissimo Toldo, subentrato ad un altrettanto bravo Julio Cesar. Adriano (in evidente ritardo) ha una palla per farsi perdonare l'autorete ma viene anticipato, come al solito da due anni a questa parte. Nel finale Rio Ferdinand si mangia un gol fatto, su una palla persa ingenuamente da Maxwell in area su pressing di Rooney. L’arbitro, dopo tre minuti di recupero, sancisce la conquista del primo trofeo della stagione nerazzurra: il trofeo dello sponsor Pirelli.
Tabellino
MANCHESTER UNITED: Van der Sar 6,5; Brown 5.5, R. Ferdinand 5, Vidic 5.5, Evra 5; Carrick 5, O'Shea 5.5; Eagles 5, Giggs 5, C. Ronaldo 6.5; Rooney 6(Martin, Fletcher, Bardsley, Silvestre, Kuszcak) Allenatore: Alex Ferguson
INTER: Julio Cesar 6.5 (76' Toldo 6); Maxwell 6 (89' Bolzoni sv), Materazzi 6 (46' Cesar 6.5), Samuel 7, Chivu 5.5; Stankovic 6, Dacourt 5.5 (77' Filkor 6), Solari 6.5 (65' Desenclos 6.5); Figo 7 (59' Jimenez 6.5); Ibrahimovic 6 (46' Adriano 3), Suazo 7.5 (59' Cruz 6) (Fatic, Balotelli) Allenatore: Roberto Mancini.
ARBITRO: Dean.
MARCATORI: 17' pt Rooney; 21' st Suazo, 27' st Ibrahimovic, 34' pt Suazo; 57' st aut. Adriano