INTER, Caos dopo ieri: i motivi dello sfogo di Conte
Continua a far discutere il duro attacco di Antonio Conte alla società dopo la vittoria sul campo dell'Atalanta, gara che ha concluso il campionato 2019/20 (leggi qui). Panorama spiega i motivi del malessere del tecnico che rischia di stravolgere nuovamente i piani del club: Conte avrebbesofferto tantissimo l’impressione di essere stato preso anche per fare da capro espiatorio nei confronti dei tifosi. Ha preso una squadra lontanissima dalla Juventus e l’ha avvicinata, anche se il meno uno finale può ingannare come un’illusione ottica. Eppure a lungo si è sentito esposto alla critica, sia quando le cose andavano bene (sottovalutando secondo lui l’importanza dei progressi), sia quando sono andate male. Nessuna protezione significa, ad esempio, aver sofferto le critiche molto dure dei media nel momento più difficile della stagione, i paragoni impietosi con la Juventus, l’aspettativa di essere subito vincente e obiettivi non dichiarati apertamente dal club. La fatica per avere Lukaku la scorsa estate ha logorato lui e i rapporti con Marotta e i mancati rinforzi richiesti a gennaio hanno reso più profonda la differenza di valutazione.
Voleva Vidal e ha avuto Eriksen, poco compatibile col suo gioco. Ha fatto quasi tutta la stagione con due soli attaccanti più un ragazzo del 2002 come Esposito, a centrocampo era corto e con qualche infortunio di troppo. Tutti difetti correggibili anche con la volontà della proprietà cinese che, però, Conte sente lontana. La mediazione di Marotta non è evidentemente bastata.