DONADONI, Ecco gli Eurogol che gli fanno piacere

13.08.2007 15:00 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Con la Supercoppa, in palio domenica prossima fra Inter e Roma, finirà il cosidetto “campionato d’estate”, zeppo di tornei e amichevoli spesso illusorie perchè poche squadre hanno potuto schierare le formazioni definitive. Si affronteranno nerazzurri e giallorossi che l’anno scorso sono arrivati al traguardo in vetta, si son disputate Coppa Italia e Supercoppa, insomma le due migliori compagini in ambito nazionale. Faremo fatica a trovare tuttavia in Supercoppa giocatori della Nazionale, visto che Totti ha dato l’addio alla maglia azzurra e altri big non sembrano al meglio. All’estero invece i campionati sono cominciati e noi siamo tutti felici e contenti del fatto che Toni e Bianchi sono andati subito in gol.
Come preventivato, la Nazionale troverà la Francia (e poi l’Ucraina) più avanti nella preparazione e, in caso di insuccesso, sapremo chi ringraziare, visto che non sono state ascoltate le richieste dei giocatori (e di coloro che amano la maglia azzurra) di anticipare al 19 agosto l’inizio del campionato. Donadoni deve davvero sperare che altri azzurri in futuro vadano all’estero, per trovarli preparati all’inizio della stagione? Già ben 23 italiani (Cannavaro, Zambrotta, Grosso, Toni, De Sanctis, Roma, Lucarelli, Bianchi, Cassano e qualche altro elemento che ha fatto parte del giro azzurro) giocano fuori dai confini italici e ora ci stiamo preparando a “esportare” come dirigenti anche Briatore, Paladini, Caliendo e (forse) Giraudo al Queens Park Rangers. Un successone.
Intanto il tecnico della nazionale francese Raymond Domenech si è portato avanti col lavoro e, in vista della sfida di San Siro, ha parlato della corruzione imperante nel calcio italiano. Lo ha fatto a sproposito quando si è riferito a Nazionale, Under 21 ecc. e la federazione francese infatti si è scusata: «Parlava a titolo personale» si dice nel calcio e nella politica per giusticare certe uscitacce.


Andando alle pedate più dirette, da circa un mese squadre e squadrette sono al lavoro, eppure - nonostante le prestigiose (a volte) amichevoli disputate - possiamo solo fare delle vaghe ipotesi sulle prospettive delle formazioni in lizza per lo scudetto. Le ultime esibizioni non hanno chiarito nulla: se il Milan cerca Emerson (e Motta o Baptista?) vuol dire che, al di là delle dichiarazioni di facciata, c’è qualche buco da turare in via...Turati. Se la Juve ha bisogno, secondo gli esperti, di un centrocampista, significa che la squadra non è competitiva. Se l’Inter passa da una vittoria a una batosta, qualche problema deve averlo, forse solo di abbondanza.
Anche la Roma ha mostrato “i soliti difettucci” (Spalletti) e ci pare di capire che qualcosa manchi (Cicinho?). Insomma, sotto la patriottica bandiera del soldo, i tecnici hanno dovuto accettare le imposizioni del cassiere e inghiottire salti di preparazione a volte sgraditi. Le figuracce sono state nascoste sotto il tappeto dell’impreparazione: allora perchè esporsi? Per guadagnarsi la pagnotta, è evidente. Anche i giocatori hanno dovuto accettare lunghe assenze da casa per affrontare improbabili test. Con l’inizio della stagione - sperando che la violenza non ci rovini il fegato - osiamo fare persino delle congetture, che poi altro non sono che le speranze di tutti: per esempio che anche l’Inter possa diventare (come il Milan) competitiva in campo europeo; oppure che il campionato possa decidersi alle ultime tre giornate, con più di un competitor in lizza; infine che la Nazionale ottenga senza patemi la qualificazione agli Europei.