CONTRO IL TORINO OBIETTIVO VITTORIA

Domenica al "Franchi" la Fiorentina affronterà un Torino comunque in emergenza. Fare i tre punti è un obiettivo decisamente alla portata della squadra di Prandelli.
02.03.2007 20:20 di  Tommaso Loreto   vedi letture

L’occasione è di quelle da non perdere. Domenica, contro il Torino, i viola saranno chiamati a una prestazione importante, soprattutto sotto il profilo del gioco. Se è vero che contro la Reggina il centrocampo gigliato si è scontrato contro una rocciosa linea mediana organizzata in modo impeccabile da Mazzarri, è altrettanto vero che quello che è mancato di più ai ragazzi di Prandelli è stata una certa personalità. Il “Granillo” esaltato dal gol ha di fatto limitato le scorribande avanzate dei gigliati che neanche con l’ingresso di Reginaldo e Pazzini sono riusciti a scuotersi più di tanto. Quel rigore, fischiato con un certo coraggio da Rizzoli, ha regalato ai viola un punto che, probabilmente, ormai nessuno si aspettava più. E allora contro il Torino servirà tornare immediatamente alla voglia e alla determinazione messa in campo contro l’Empoli. Anche per questo motivo Prandelli conta di concedere un turno di riposo a Jorgensen che è apparso decisamente in debito nella trasferta calabrese. Al suo posto sono in due a giocarsi la maglia da titolare. Reginaldo è pronto a rilevare il danese offrendo la consueta spinta sulla destra unita alle invenzioni imprevedibili che, qualche settimana fa contro l’Udinese, hanno stupito un po’ tutti. Insieme al brasiliano anche Giampaolo Pazzini, vera e propria garanzia di affidabilità. In tal caso, però, Prandelli sarebbe costretto a rivedere la disposizione tattica dei suoi. Pazzini è principalmente un attaccante, e non propriamente un esterno, e nel caso in cui fosse il prescelto dal tecnico sarebbe Mutu a dover arretrare il baricentro ritrovandosi in un ruolo più da trequartista che non da esterno. Qualunque sia la scelta del “Mago di Orz” la Fiorentina avrà davanti una squadra comunque in difficoltà. La vittoria di mercoledì con il Cagliari e frutto dello scossone psicologico causato dall’avvicendamento in panchina fra Zaccheroni e De Biasi, e soprattutto delle ottime parate di Abbiati che nel finale di gara ha decisamente salvato il risultato. All’andata i viola passarono per 1-0 grazie al gol di Jorgensen e nonostante le assenze contemporanee di Toni e Mutu. Con tutto il rispetto che ogni avversario merita, il Torino che arriverà domenica al “Franchi” non è propriamente una corrazzata e la Fiorentina può tranquillamente pensare d’imporre i propri ritmi e fare la propria partita. I tre punti sono lì, a portata, e potrebbero significare l’ennesimo scalino verso l’alto in una stagione, quella viola, sempre più tinta di Europa.