COMMISSO, Contrario alla Superlega. Ora salary cap
Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato così, ai canali ufficiali del club, in merito alla questione SuperLega e non solo: “Io sono scappato dall’America per venire in Italia perché mi piace il calcio come è qui. Con i rischi della promozione e della retrocessione. Non è un calcio chiuso come quello americano. I valori e la meritocrazia non esistono là. Il concetto americano è quello di non perdere soldi e infatti i club non falliscono. Questo sarebbe anche un discorso giusto se sei un imprenditore come me ma a me non piace. Il comportamento delle squadra italiane è stato assolutamente scorretto. Io sono venuto qua rispettando le regole e il sistema del calcio italiano e europeo. Il fatto che tutto questo possa cambiare ad appena due anni che sono arrivato non mi va bene e non va bene alla Fiorentina e ai nostri tifosi. Come mai non si sono confrontati con i loro tifosi per vedere le reazioni? Perché Milan, Inter e Juventus non sono venute a parlare con me di questo progetto?”.
Diritti televisivi in America: “È stato l’unico paese che è riuscito ad aumentare i profitti della Serie A tra tutti i continenti”.
Lega? “Ci vanno Barone e mio figlio. Mi hanno detto che tre ore litigano e dieci minuti parlano di business”.
Inter, Milan e Juventus? “Io devo essere assicurato che una cosa come la Superlega non accada più. Sul campo siamo nemici, nel business alleati per portare avanti il sistema calcio”.
Intanto, insieme ad altri 6 club, avete chiesto le dimissioni di Dal Pino come presidente della Lega Serie A?
"Io, come Fiorentina, non voglio avere un altro socio in private equity, e forse sono uno dei pochi che ha trattato con questa gente. Il mio più grande successo con Mediacom è che ho rifiutato tanti soldi da esterni. Da 25 anni ho questa azienda e non penso che la soluzione sia far entrare i fondi di private equity, altrimenti il rischio è che siano loro a decidere sulla Serie A in futuro. Questo non va bene".
Aspetti positivi da prendere in esempio dagli USA? “Innanzitutto la Salary Cap. Sarebbe un bene per tutti. Dobbiamo lavorare immediatamente sui soldi che prendono i procuratori. Non dovrebbe esserci una trattativa con l’entourage oltre che con il giocatore”.
“Sono andato via dall’America perché il concetto di calcio chiuso lo ha permesso la FIFA. Perché in America usa delle regole e in Europa altre? Questo è uno sport mondiale quindi le regole devono essere tutte uguali”.
Il mio messaggio? “Sono venuto in Italia perché questo calcio mi è sempre piaciuto ma adesso sto soffrendo nonostante abbia messo molti soldi. Ai tifosi dico che hanno un presidente che combatterà per loro”.