BRANCOLINI, Alisson un idolo. Che brividi con FR7

12.06.2020 19:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BRANCOLINI, Alisson un idolo. Che brividi con FR7
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Nel corso di una diretta Instagram assieme al profilo ufficiale della Fiorentina, il giovane portiere viola Federico Brancolini si è raccontato, soffermandosi sulla prossima ripresa del campionato e sulla sua vita privata. Ecco le sue parole in merito: "Sto bene come tutti i ragazzi e anche la mia famiglia, certo è stato un periodo difficile... come per tutti: ci sono stati giorni in cui eravamo tutti giù ma vivere assieme a mio fratello mi ha aiutato molto. L'arrivo a Firenze? Quando ho saputo dell'interesse viola mi brillavano gli occhi: guardavo sempre la trasmissione "Calciatori giovani speranze" e sognare un giorno di venire a giocare lì. La mia avventura in viola fino ad oggi? Ho trovato allenatori bravissimi, sia nel settore giovanile che in prima squadra: sono cresciuto tanto sia come uomo che come calciatore. I giovani aggregati in prima squadra? Si stanno comportando bene, sono tutti bravissimi ragazzi Chiorra, Chiti, Dutu e Dalle Mura. Sono tutti giovani fantastici e stanno lavorando alla grande. La mia esperienza in Nazionale? Per me indossare il tricolore è un'emozione incredibile, la partita che mi ricordo meglio è stata quella dove ho fatto l'esordio nel match di ottobre per la qualificazione europea. Il ritorno in campo? La squadra sta bene: non vediamo l'ora di cominciare. La Fiorentina è una squadra che sa sacrificarsi: è un piacere allenarsi con i più grandi. Siamo un gruppo molto unito e rivederci dopo due mesi di nulla è stato bello. Il mio rapporto con gli altri portieri? Son tutti grande amici: abbiamo un rapporto bello e leale, cosa rara in questo mondo: ci aiutiamo e ci confrontiamo sempre, mi prendono sempre in considerazione nell'analisi delle partite e questo mi fa molto piacere.

Anche il nostro preparatore Alejandro è bravissimo: è sempre molto preparato. Lavorare con Ribery? Quando seppi che veniva a Firenze rimasi a bocca aperta. Adesso averlo accanto nello spogliatoio è un'emozione incredibile. Io sono mattiniero ma quando arrivo io presto lui è già lì da un'ora. I dirigenti? Sono sempre molto presenti, specie Joe Barone, il figlio del presidente e il ds Pradè. Il mio modello di portiere? Alisson, perché è bravo coi piedi. Il mio piatto preferito? I tortellini di mia nonna Rita, che sono speciali. Firenze? La prima volta che sono arrivato a Firenze sono rimasto a bocca aperta, l'accento fiorentino è fantastico e mi sono in innamorato subito. La mia "prima" al Franchi? Fu il 3-0 al Napoli con la tripletta di Simeone. Lì rimasi pietrificato, poi mi sono sciolto appena ho toccato il pallone... Lo stadio che invece mi ha emozionato di più è stato San Siro anche se un tifo migliore di quello viola è difficile trovarlo. La partita più emozionante in Primavera? La semifinale di Supercoppa con l'Atalanta: purtroppo abbiamo perso ma almeno i supplementari meritavamo di giocarli. Il mio più grande sogno? Ne ho tanti, anche preferisco parlare di obiettivi anziché di sogni: voglio diventare un giocatore di A e farlo in viola sarebbe il top".