ANTOGNONI, Juve vincerà scudetto, ma in Europa...
Ai microfoni di Tuttojuve.com ha parlato Giancarlo Antognoni, bandiera della squadra viola in cui giocò dal 1972 al 1987 e Campione del Mondo con l’Italia nel 1982.
Che tipo di sfide saranno le prossime 3 partite tra Juventus e Fiorentina?
Per il Campionato credo che il risultato finale sia già delineato con i bianconeri favoriti per vincere il terzo scudetto di fila, ma questa è una sfida che è stata sempre sentita in modo particolare dalla Fiorentina. Tra le due squadre esiste una rivalità accesa che dura da sempre. In Europa League il discorso è leggermente diverso, l’approccio mentale e fisico si divide in 180 minuti, tanti, in cui la concentrazione e l’agonismo devono essere tenuti al massimo, saranno tre sfide interessanti.
Domenica sarà la sfida anche tra i due giovani tecnici Conte e Montella
Sono due mister che si somigliano molto come professionalità e determinazione. Conte ha esigenze diverse rispetto a Montella, la Juventus dopo essersi confermata in Italia deve ancora dire la sua in Europa, mentre il tecnico viola non ha questo ‘obbligo’ (nel senso buono) di vincere. Entrambi hanno trasmesso qualcosa di positivo alle proprie formazioni, soprattutto Conte, credo che ormai per i bianconeri si possa parlare di terzo scudetto.
Come giudica il lavoro di Montella?
Il gioco espresso dalla Fiorentina è molto bello, ha fatto divertire i tifosi in più di una occasione, purtroppo l’emergenza infortuni in attacco con l’assenza di Gomez e Rossi li ha molto penalizzati, mentre la Juventus può contare su sei attaccanti che definire riserve è impossibile. Sicuramente domenica il pensiero della squadra toscana sarà quello di colpire subito i bianconeri e concedere pochi spazi alle loro ripartenze.
Quali sono i precedenti che ricorda di più contro la Juventus?
A Firenze la Juventus ha sempre sofferto, mentre a Torino era diverso. Io ho vissuto gli anni in cui i bianconeri dominavano grazie a Zoff, Cabrini, Gentile, Platini, Boniek, avevano un blocco fortissimo che faceva la differenza, poi pian piano anche altre squadre sono riuscite ad insidiarli come il Milan. Ricordo però la nostra vittoria nel 1975 per 4 a 1, era la penultima giornata di Campionato, la Juventus perse ma vinse la partita successiva laureandosi Campione d’Italia. Ricordo comunque che tutte le sfide furono sempre combattute.
Esistono ancora le Bandiere nel Calcio?
Purtroppo oggi i veri giocatori-simbolo di una squadra sono pochissimi nel mondo, si contano nelle dita di una mano. In Italia restano Totti e Zanetti, mi è dispiaciuto per come è finita la storia con Del Piero, ma anche altri giocatori hanno avuto conclusioni simili. In generale è difficile trovare una Bandiera perché girano molti più soldi rispetto ad una volta e quindi diventa difficile per un club non resistere alle sirene che offrono centinaia di milioni, la differenza tra domanda e offerta porta le dirigenze a non poter dire di no davanti a mega offerte.
Della polemica tra Conte e Prandelli che idea si è fatto?
Secondo me è solo un disguido di comunicazione, sono due persone intelligenti che sicuramente chiariranno tra loro, non credo che ci siano rancori.