VIERCHOWOD A FV, IL MILAN SI BATTE SULL'INTENSITÀ. FR7 MI AVREBBE MESSO IN DIFFICOLTÀ

19.03.2021 16:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Di Nardo
VIERCHOWOD A FV, IL MILAN SI BATTE SULL'INTENSITÀ. FR7 MI AVREBBE MESSO IN DIFFICOLTÀ
FirenzeViola.it

Pietro Vierchowod, più di 600 presenze in Serie A di cui 28 con la Fiorentina, 45 partite in Nazionale Italiana- con cui si laureò campione del mondo all’età di 23 anni- e 4 decadi di onorata carriera, rappresenta nell’immaginario collettivo l’emblema del leader difensivo, capace di adattarsi alle diverse evoluzioni che il calcio e di conseguenza il suo ruolo in campo hanno vissuto. A due giorni dalla sfida dei viola contro un’altra sua ex-squadra, il Milan, la redazione di FirenzeViola.it  ha contattato lo Zar, che ha analizzato con noi le problematiche del difensore moderno e nello specifico il rendimento della difesa della Fiorentina, soffermandosi anche sull' impegno dei gigliati contro la squadra di Pioli:

Iniziamo parlando di stretta attualità: fra due giorni c’è Fiorentina-Milan. Alla luce degli infortuni e del calo di rendimento, è il miglior momento per affrontare i rossoneri? Cosa si aspetta dalla partita?
“Penso proprio di sì, questo è il miglior momento per trovare il Milan dal post-lockdown. Il fatto di aver giocato subito al termine della scorsa stagione i preliminari di Europa League ha inficiato sulla preparazione, infatti son partiti forte e adesso è arrivato un calo fisiologico, si è visto anche nelle ultime partite: i giocatori non riescono a reggere per tutti i 90 minuti. La Fiorentina mi sembra in ripresa e in questo momento, penso possa mettere in difficoltà il Milan, soprattutto se sfrutterà la difficoltà atletica degli avversari e se starà attenta dietro”.

Proprio sulla questione difesa, da ex-difensore, le chiediamo un giudizio sulla pacchetto arretrato viola:
“La Fiorentina ha dei problemi dietro, problemi non dovuti alla poca qualità dei difensori ma al modo di giocare di oggi: Quarta so che sta facendo bene ed anche Pezzella e Milenkovic sono dei buoni giocatori. Manca forse un vero leader dietro, ma i tre formano comunque una linea sulla carta affidabile. Il problema è l’impostazione che a questi difensori viene data oggi: la linea dietro dei viola sembra organizzata male, quando gli avversari hanno palla ora si insegna a scappare dietro, questo va bene fino ad un certo punto, poi l’uomo va affrontato.”.

È un problema di interpretazione, non di interpreti quindi?
“Credo di sì, adesso tutte le squadre, anche quelle con mezzi tecnici non eccelsi come la Fiorentina, ricercano la costruzione dal basso, che fatta con interpreti adatti è molto vantaggiosa ma non può essere attuata da tutte le squadre. Basti vedere il numero di gol presi sia dei viola che dalle altre squadre che lottano per la salvezza: bisogna avere l’intelligenza per riconoscere i propri limiti e cercare qualcosa di diverso, non seguendo per forza la moda del momento”.

In generale, come valuta ad ora la stagione della squadra di Prandelli?
“Ci si aspettava qualcosa in più dalla sua Fiorentina, inutile negarlo. I giocatori sono discreti, sicuramente la posizione in classifica non rispecchia il valore della rosa. La Fiorentina è una squadra da decimo posto, ma manca un po’ di carattere, soprattutto personalità”.

Passando all’attacco: Ribery-Vlahovic è la coppia d’attacco giusta? Chi dei due lo avrebbe messo più in difficoltà?
“Ribery mi è sempre piaciuto, ha una tecnica straordinaria. Vlahovic pure mi sta impressionando per i colpi, anche se ha ancora grandi margini di miglioramento: dovrebbe diventare più cattivo sotto-porta, spesso si lascia sfuggire l’occasione buona. Nella mia carriera ho affrontato attaccanti fenomenali e non credo avrei avuto paura di uno dei due, penso comunque che il più difficile da marcare sarebbe stato Ribery: la sua capacità di sterzare in maniera brusca con la palla rendono i suoi dribbling davvero difficili da arginare, è un giocatore che manderebbe in crisi qualunque difensore”.