TOSTO A FV: "VLAHOVIC UN INGRATO, CON ME ERA OUT DA SETTEMBRE. ORA GIOCHI PIATEK"

15.01.2022 15:00 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
TOSTO A FV: "VLAHOVIC UN INGRATO, CON ME ERA OUT DA SETTEMBRE. ORA GIOCHI PIATEK"
FirenzeViola.it

La vittoria della Fiorentina a Napoli in Coppa Italia ha ridato entusiasmo ai tifosi che, dopo la brutta prestazione contro il Torino, erano un po' preoccupati per il futuro della squadra di Vincenzo Italiano. La sfida di lunedì contro il Genoa si avvicina e così FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, l'ex difensore Vittorio Tosto, che ha militato in entrambi i club: "Per i rossoblù sarà difficilissima perché i viola vengono da una vittoria importante a Napoli e si sono rinforzati con acquisti importanti. Dopo l'esonero di Shevchenko il Genoa è un rebus, mentre la Fiorentina è in forma, ha riscattato la sconfitta per 4-0 contro il Torino e sembrerebbe vada incontro ad una gara abbordabile".

Mancherà probabilmente ancora Martinez Quarta. Chi farebbe giocare al fianco di Milenkovic?
"Sicuramente Igor perché è un giocatore che sta dimostrando un progresso, si è inserito molto bene negli schemi di Italiano, è in crescita e, quando è stato impiegato, ha sempre avuto un rendimento medio-alto, facendo discretamente bene".

L'errore di Nastasic sul gol di Petagna è difficile da spiegare. Cosa è successo secondo lei in quel frangente?
"Guardandolo dalla tv sembra un intervento facile, ma bisogna stare in campo per capirlo. Si deve pensare che aveva 10 o più giocatori nella sua stessa zona, la palla non la vedi partire bene, non la vedi arrivare e non fai in mezzo secondo non riesci a fare la scelta giusta. Sembra un errore grossolano, ma per me non è nemmeno un errore".

Dal mercato sono arrivati innesti importanti come quelli di Piatek e Ikoné, a dimostrazione che la società vuole crescere ancora.
"Italiano è al posto giusto nel momento giusto: allenatore e club in crescita, un binomio perfetto. Può chiedere chi vuole sul mercato e viene accontentato, un'ulteriore virtù della società. Non è banale prendere due giocatori giovani, di livello e affermati nel mercato di gennaio. Piatek e Ikone offrono ottime garanzie ed il polacco è un ottimo sostituto di Vlahovic, lo ha dimostrato subito a Napoli. Se può inserire due come loro nel secondo tempo penso che Italiano possa dire solo grazie".

Barone ha apertamente dichiarato che il club ascolterà tutte le offerte che arriveranno per Vlahovic. Lei come lo gestirebbe?
"Vengo dal calcio degli anni '90 e 2000. Con me Vlahovic non avrebbe messo piede in campo da settembre: o sei riconoscente rinnovando il contratto oppure non giochi, non c'è via di mezzo. Non si può solo avvantaggiare il giocatore, avrebbero dovuto metterlo fuori a inizio stagione".

L'arrivo di Piatek cambierà qualcosa per il serbo?
"Piatek ha fatto molti gol in Italia ed ha raggiunto un livello di mercato importante. Difficilmente lo si fa se non si vale qualcosa. Da giovani non è facile imporsi e dimostrare, ma è da Fiorentina e può fare 20 gol già dall'anno prossimo. Mi dà fastidio che le società siano sottomesse ai giocatori come succede con Vlahovic. Il serbo si è dimostrato un ingrato, io farei giocare Piatek".

Il lavoro che sta facendo Italiano, al di là del ko di Torino, è straordinario. Come ci è riuscito a suo parere?
"Dando fiducia ai dipendenti. I calciatori sono dipendenti del club e lui li ha fatti rendere al massimo. Non è difficile, dà a tutti le opportunità e, se lavorano bene, essendo giocatori da Fiorentina, poi i risultati si trasferiscono all'ambiente e si vedono. Bisogna ragionare come un'azienda".

La Fiorentina può ambire ad una posizione in zona Europa oppure è destinata ad avere alti e bassi?
"E' una seria candidata all'Europa League".