S. BERTI A FV, Non credo che i DV vogliano vendere

23.05.2019 19:56 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
S. BERTI A FV, Non credo che i DV vogliano vendere

Silvia Berti, storica addetta alla comunicazione dell'era Della Valle, e amica di lunga data di Cesare Prandelli sin dai tempi in cui quest'ultimo, oggi alla guida del Genoa che si gioca la salvezza domenica sul campo della Fiorentina, ha così parlato a Garrisca al Vento!, trasmissione in onda ogni giovedì dalle 19 alle 20, realizzata e curata dalla redazione di FirenzeViola.it: "Quando ho saputo che il nostro destino si sarebbe deciso domenica ho pensato subito a Cesare, ma cerco di viverla tranquilla

Sui Della Valle: "Il motto della loro famiglia è: non vendo, io compro. Non credo venderanno così facilmente la Fiorentina. Questo è sempre stato il mio pensiero. Mi auguro che arrivi qualcuno all'altezza di dialogare con Diego Della Valle per acquistare la squadra. Lui cerca uno con lo stesso grado di immagine e potenza economica. Per come li conosco io non si siederebbero mai a sedere con un ipotetico fondo. Non so se si stanno chiedendo di vendere o altro, ma per come li conosco sono imprenditori di assoluta qualità, la cui esperienza però non è applicabile al mondo del calcio. In tutti questi anni non c'è stato mai un atto di autocritica, è sempre stato qualcun altro. Questa è la loro filosofia, ma nel calcio così non serve a niente. Non so cos'abbia in testa ma è imprevedibile. La lettera che ha scritto è un atto di accusa verso la città e il tifo che non capiscono le loro strategie. Un attacco molto forte perché siamo un popolo di... non saprei neanche come definirlo, ecco".

Sulla lettera di Diego Della Valle: "Io sabato mattina sul treno ho incontrato un membro del CdA e mi ha fatto vedere la lettera. Non è condivisa con gli altri membri... Lui decide e va, se venisse e parlasse potrebbe dare le risposte. Ricordo che uno dei grandi cazziatoni che presi fu da lui, quando mi disse di prepararlo per parlare alla stampa. Preparai la sala stampa e si infuriò, dicendo che sarebbe andato al bar e lì dovevano vedere i giornalisti. Siccome io sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti dal 1989 penso che quella sia una mancanza di rispetto. Si fanno le conferenze stampa, si accettano le domande e si parla. La Juve la possiamo odiare per tanti motivi ma tanto di cappello per la conferenza stampa di Agnelli e Allegri. Sono andati entrambi, ci hanno messo la faccia. La società ha detto che era decisione loro, l'allenatore che l'avrebbe accettata perché ben motivata. L'ultima volta che sono venuta a Firenze ho visto tanti bambini con la maglia di Cristiano Ronaldo, due domande me le farei".

Sulla possibilità di vederli domenica: "Non so, mi verrebbe da dire di no. Con questo clima la partita è rischiosa da ogni punto di vista. Anche se vinci la stagione è da infamata, e non credo abbiano voglia di venire a prendere le offese a Firenze".