PADALINO A FV, Lazzari e Jovetic saranno decisivi
Pasquale Padalino compie oggi 39 anni. L'ex-centrale viola parla volentieri di Fiorentina, con pacatezza (come quando giocava), ma con decisione, senza fare sconti a nessuno (proprio come quando giocava). “Seguo la Fiorentina con affetto - esordisce Pasquale - e del resto devo la mia carriera a quei 5 anni trascorsi con la maglia viola addosso (dal '95 al 2000 ndr.). A Firenze c'è un po' di malumore, si sente, si avverte, ma aspettiamo che finisca la campagna acquisti. Romulo lo conosco poco, Munari è un giocatore affidabile. Quello che mi intriga di più è Lazzari. Se entra bene nell'ambiente, se capisce in che piazza è capitato, Lazzari può essere un valore aggiunto per la Fiorentina. Può giocare da trequartista nel “rombo” oppure esterno sinistro. Ottimo acquisto davvero”.
Aquilani invece?
“Buonissimo giocatore. Ha esperienza internazionale, ottimo tiro, visione di gioco, è un giocatore che prenderei subito. Se può far la differenza? No, la differenza la fanno altri giocatori, che non devono essere per forza Baggio o Maradona. Schwarz per esempio, ve lo ricordate? Lui, nel suo ruolo di interdittore faceva la differenza. Aquilani sarà un giocatore importante di un puzzle che deve funzionare. Semmai potrebbe riportare un po' d'entusiasmo, questo si, e può giostrare sia da interno che da trequartista alla Sneijder”.
Quest'anno gli obiettivi della Fiorentina sembrano cambiati. L'Europa League è possibile?
“Non so, vediamo i prossimi acquisti. Certamente sarà bene partire a fari spenti, con un basso profilo, sennò si rischia di fare come la scorsa stagione. Tanti proclami e poi... Voglio dare fiducia a Mihajlovic che merita una seconda possibilità. E poi quest'anno c'è Jovetic. Lui è uno positivo, se sta bene è anche decisivo. Vediamo, speriamo...”
Cosa manca ancora alla Fiorentina?
“Da ex-difensore dico che fossi in Mihajlovic prenderei un bel centrale di difesa. Un Barzagli per esempio. Gamberini è un ottimo giocatore ma spesso si infortuna. Natali è un po' sopra età... Intendiamoci, sono tutti buoni giocatori ma io vorrei qualcosa di più. Mi piace Camporese, anche se andrebbe seguito. Va fatto crescere, diciamo che gli servirebbero un po' di ripetizioni private”.
Padalino parla da tifoso, ricorda quel gol all'Inter nel 1996 con Ranieri allenatore (la Fiorentina vinse per 2-1 a San Siro e dette la scalata alla qualificazione Uefa) e quello ancora più bello contro l'Atalanta nel '97 (“quell'anno con Malesani eravamo forti, fortissimi...” confessa Pasquale), fino a ricordare Vittorio Cecchi Gori... “Non voglio giudicare le disavventure di un uomo. Certo dispiace, con lui ho passato anni belli anche se mancava sempre qualcosa. Quando sono andato all'Inter (stagione 2001-2002 ndr.) mi sono accorto della differenza di come si gestisce una squadra di calcio.Noi eravamo un passo indietro. Comunque...”
A proposito... Come vede i Della Valle? Lasciano o raddoppiano?
“No, lasciare non penso. Certo sono parsimoniosi, non buttano via i soldi, anche perchè sanno che si fa presto a finire in un burrone...”