MASINI A FV, UN GIORNO FARÒ UNA CANZONE PER ASTORI. CHE TRISTEZZA QUELLE DOMENICHE...

20.11.2020 20:30 di  Riccardo Barlacchi  Twitter:    vedi letture
MASINI A FV, UN GIORNO FARÒ UNA CANZONE PER ASTORI. CHE TRISTEZZA QUELLE DOMENICHE...
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La musica aiuta a incanalare le emozioni, ad affrontarle a farci sfogare. Lo sanno bene i giocatori della Fiorentina della stagione 2017-2018, ma anche un personaggio come Marco Masini, cantante e tifosissimo viola che come tutti, dal 4 marzo 2018 alla domenica successiva contro il Benevento, ha pianto la morte di Davide Astori. Masini ha raccontato in esclusiva a FirenzeViola.it quello che ha provato in quei sette giorni:

Domenica non sarà una gara come le altre, lei da tifoso, come ha vissuto quel 4 marzo?
“Molto male. La sera avevo un impegno per ricordare il grande Lucio Dalla. Non credevo alla notizia. Nessuno se l’aspettava. Cantare Lucio subito dopo la scomparsa di Davide è stato difficile per molti motivi. Capisco benissimo che giocare contro il Benevento dopo una cosa simile, per i ragazzi fu molto dura. Il gol di Vitor Hugo ci ha regalato un’emozione grandissima”

La musica aiuta a digerire le perdite?
"Certamente, anche se ognuno reagisce a modo proprio. Nel caso di Astori però il dolore è doppio poiché credo che fosse entrato nel cuore di tutti gli italiani. Rappresentava il modello italiano del ragazzo che aveva scelto una strada importante, una famiglia, quella viola. Un percorso, il suo, fatto di sacrificio, voglia ed entusiasmo. Messo poi in una squadra come la Fiorentina, che rimane simpatica in Italia perché non vince molto, l’ammirazione è ancora più grande”.

Ha pensato a scrivere una canzone solo per lui? 
“Non lo nascondo, ho provato a scrivere qualcosa, ma la ferita era troppo aperta per trovare le parole giuste. Abbiamo tentato in tanti e più di uno di noi artisti l’avrebbe scritta volentieri, ma non volevamo cadere nel retorico e neanche continuare a mantenere aperta quella ferita. Non escludo però che un domani qualcuno, io in primis, possa fare un nuovo tentativo. Purtroppo di fronte a una cosa di questo genere le parole non si trovano mai”.

Iachini out, Prandelli in. Che ne pensa?
“Quando parlo di calcio, non posso parlare di una cosa che non ho mai visto. Non credo che la Fiorentina di Prandelli sia quella di domenica, anche perché ancora non l’abbiamo vista giocare. I risultati li vedremo dopo un po’ di tempo. Ho grande stima per Cesare, perché è un grande uomo in tutto e un professionista competete. È un amico e una persona che sono contento di rivedere in panchina”.

Quando la vedremo esibirsi a Sanremo con la maglia viola? Visto che Amadeus ci ha già regalato un siparietto con la maglia juventino-interista?
“Non lo so (ride, ndr). È un momento difficile per la musica. Siamo la categoria più a rischio, perché senza biglietti , concerti e abbracci è impossibile far partire l’emozione. Ora al primo posto ci sono le famiglie di chi se n’è andato. Spero che la scienza e la politica diano risposte importanti nella speranza che un giorni, riabbracciandoci, potremo rimettere al centro di tutto la musica e gli affetti”.