MAREGGINI A FV, Boruc deve migliorare nelle uscite
Errore congenito o semplice episodio? Firenzeviola.it ha intervistato l'ex portiere viola Gianmatteo Mareggini per cercare di capirci qualcosa in più a proposito dell'errore grossolano di Artur Boruc in occasione del 3-1 della Roma, con la comoda firma in calce di Simone Perrotta.
Partiamo da una valutazione del portiere viola alla luce della prestazione di ieri:
"E' facile adesso dare contro a un portiere che ha fatto un errore del genere, quello che è successo ieri a Roma è a mio parere il risultato di un lungo periodo lontano dai campi. Quando stai tanto tempo senza giocare è normale alternare buone prestazioni con prestazioni magari comunque buone, ma caratterizzate da errori grossolani, non si può schierare in campo un portiere che è stato a lungo fermo e sperare che funzioni al 100%".
Non è la prima volta che gli capitano questi errori. La paura è che questa sia una caratteristica del portiere. C'è da preoccuparsi? .
"Non penso ci sia da preoccuparsi, certo è che gli mancano i tempi per le uscite. Resto dell'idea che il portiere polacco, nonostante le papere commesse, resti un grande giocatore e lo ha dimostrato anche ieri contro la Roma rendendosi protagonista di ottime parate. Detto questo è innegabile che Boruc abbia dei problemi nella scelta dei tempi, ha grandi qualità trai pali, ma non è predisposto per le uscite nelle quali spesso ha commesso micidiali errori. Purtroppo quelli si ricordano facilmente al contrario degli interventi determinanti che sono andati a buon fine".
Lei che può vantarsi di conoscere bene Firenze e il calcio italiano ha qualche consiglio da dare a Boruc?
"Innanzi tutto vorrei dirgli che è un gran professionista è un giocatore molto coraggioso, non è facile riprovare a uscire dai pali quando hai commesso in passato degli errori come i suoi e sicuramente deve continuare a farlo, ma sento di dirgli che deve stare molto attento.
Sfortunatamente il calcio italiano non ti perdona errori del genere soprattutto se ti permetti di commetterne qualcuno di troppo".