Fiorentina nel limbo: la Cremonese l’ultima spiaggia di Vanoli, Paratici la novità che non modificherà l’organigramma
Nel suo limbo attuale, dettato anche dall’attesa per l’arrivo di Paratici (fissato più o meno all'indomani della sfida con la Cremonese), la Fiorentina torna in campo oggi. All’orizzonte una sfida ad aprire l'anno nuovo come quella contro i lombardi diventata ultima spiaggia per Vanoli, tecnico tornato in bilico dopo la sconfitta di Parma e il cui futuro resta a dir poco incerto. Come proseguirà la sua avventura in viola è difficile da prevedere, di certo ad oggi è il risultato di domenica che determinerà la sua permanenza o la sua sostituzione
Scelte a Paratici, ma dentro un organigramma preciso
Intanto dopo l’ennesimo k.o., e in un clima di contestazione inevitabile dopo che a Parma l’atteggiamento non è stato dei migliori, richiamano sempre più curiosità le priorità di Paratici, dirigente destinato a gestire l’area sportiva ma senza che l’organigramma cambi più di tanto. Non pare essere in discussione d’altronde il ruolo centrale del dg Ferrari, segno che nel rapporto diretto con la proprietà continuerà a essere lui il referente piuttosto che il nuovo “head of football” destinato a vestirsi di viola non appena si svincolerà dal Tottenham e successivamente a collaborare con Goretti.
Il mercato invernale
Almeno però Paratici avrà ampia facoltà decisionale sul mercato invernale, una finestra nella quale in tanti potrebbero partire. Se di Dzeko al Genoa, dall’amico De Rossi, si parla già da qualche giorno come del resto nel caso di Richardson, che potrebbe finire a Nizza nell’ottica di un affare che includa anche Boga, uno dei sacrificati potrebbe diventare in fretta Dodò, potenziale obiettivo dell’Inter in cerca di rinforzi sulle corsie esterne. Occhio però ad altri nomi, Comuzzo su tutti, se qualcuno dovesse tornare a bussare alla porta dei viola bisognosi di vendere per alimentare le entrate.
La gestione del gruppo
Ma prima ancora di pensare agli affari di gennaio, servirà intervenire su uno spogliatoio che in campo non ha ancora assimilato il giusto atteggiamento, come minimo in termini di compattezza e gioco di squadra. Quanto emerso contro il Parma ha nuovamente mostrato uno scollamento interno che porta molti, troppi, a voler cercare soluzioni in solitaria, come capitato a più riprese a Kean. Anche in questo, nella gestione del gruppo, servirà cambiare rotta, sempre che sotto questo profilo la Fiorentina abbia realmente intenzione di cambiare dinamiche che ancora oggi, con un piede e mezzo in serie B, sembrano invece destinate a restare immutate.
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