MANFREDINI A FV: "CESSIONE DV HA CREATO CONTRACCOLPO MA GESTIONE CLUB ESEMPLARE"

Non è certo il momento migliore in questa stagione quello che, per vicende assai diverse, stanno vivendo Atalanta e Fiorentina, che dopodomani si affronteranno a Bergamo in una gara secca di Coppa Italia che mette in palio l’accesso alle semifinali. Da un lato i nerazzurri con tante assenze, lo spettro di un nuovo lungo stop per Zapata e la zona Champions oggi un po’ più lontana, dall’altro i viola che devono ancora assestarsi dopo la cessione di Vlahovic a gennaio e alle prese con i postumi del pesante 0-3 subito sabato contro la Lazio. Per introdurre i temi della sfida del Gewiss Stadium, Firenzeviola.it ha chiesto un parere al doppio ex della sfida Thomas Manfredini:
Manfredini, Atalanta e Fiorentina si affrontano in Coppa dopo due batoste subite in Serie A. I viola sono addirittura ottavi e i bergamaschi fuori dalle prime quattro. Si aspettava uno scenario del genere?
“La classifica però non è ancora così male per le due formazioni. Semmai l’aspetto negativo di questo ultimo periodo sono state le due sconfitte del week-end: l’Atalanta ha perso con il Cagliari una gara che era alla sua portata, contro una squadra molto inferiore, mentre la Fiorentina ha fallito la prima partita del dopo-Vlahovic: è stato un ko davvero brutta. La formazione di Italiano in ogni caso resta in una buona posizione, stesso discorso per l’Atalanta. Oltretutto entrambe hanno ancora una partita da recuperare…”
Come si spiega le difficoltà che la Dea sta trovando in casa? In campionato appena 13 punti conquistati su 33…
“Penso che a Bergamo l’Atalanta venga affrontata in un modo diverso rispetto a quando i nerazzurri giocano in trasferta. Chi scende in campo al Gewiss Stadium di solito tende a scegliere una tattica particolare, chiudendosi e poi ripartendo: è così che spesso anche contro le piccole l’Atalanta è andata in difficoltà. In effetti però è un paradosso perché negli anni la Dea ha sempre fatto meglio in casa”.
Nel ko di sabato della Fiorentina ha notato un “contraccolpo” tra i viola per l’assenza di Vlahovic?
“Sicuramente il risultato di sabato con la Lazio dice questo: sostituire il serbo non è facile, visto che stiamo parlando di uno dei primi cinque attaccanti giovani più forti del mondo. Un addio così è normale che possa creare qualche problema nello spogliatoio. Ad oggi può essere questo uno dei punti deboli dei viola, ma la Fiorentina andrà valutata nel corso dell’anno, non da una sola partita: è troppo presto”.
Come valuta nel complesso la gestione del caso Vlahovic da parte della proprietà viola?
“Esemplare. Non essendoci margini per trattenerlo a Firenze, credo che la Fiorentina abbia fatto bene a incassare prima che poteva 70-80 milioni. Adesso ci saranno tante risorse da poter investire, oltre ai giocatori molto interessanti arrivati a gennaio”.
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