MACIA SR A FV, EDUARDO NON VOLEVA ANDARSENE. TANTI CLUB SU DI LUI
L'avventura di Eduardo Macia a Firenze sembra giunta al capolinea. Come si sussurra già da diverso tempo, il Betis Siviglia vorrebbe regalarsi l'attuale d.t. viola per festeggiare il proprio ritorno in Liga e l'accordo tra le parti - riporta Estadio Deportivo di questa mattina - appare ormai ad un passo. Per approfondire la questione, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva il padre di Eduardo, Manolo Macia.
Macia, ci può confermare le voci che danno suo figlio in procinto di accordarsi col Betis?
“So che sono giorni frenetici per Eduardo, ma ancora non mi ha raccontato niente di ufficiale. Il Betis è un club prestigioso, trascinato da 38.000 supporters e determinato a riconquistare i palcoscenici che merita. Mio figlio sarebbe senz'altro la figura giusta per rilanciarlo nella Liga. Entro pochi giorni ne sapremo di più, ma su di lui non ci sono solo gli andalusi...”
Quali altre proposte sono arrivate a Eduardo?
“La scorsa settimana ha approfittato della pausa del campionato per venire a farmi visita a Valencia e il suo telefono squillava di continuo. Molte società hanno annusato l'affare e si stanno informando della sua situazione: so che ha ricevuto le chiamate di prestigiose squadre inglesi, tedesche, russe, nordamericane e anche del vostro Paese. In Italia c'è infatti un grande estimatore di Eduardo, Pantaleo Corvino, che nel suo Bologna lo riaccoglierebbe a braccia aperte”.
Lei che lo conosce benissimo, ci potrebbe descrivere Eduardo Macia dal punto di vista professionale?
“Eduardo è un amante del lavoro. Si è fatto apprezzare in ogni piazza in cui è stato, a Valencia, a Liverpool e anche a Firenze. E' una persona seria, intelligente, preparata e ambiziosa. Un massimo conoscitore di calcio”.
Cosa le ha raccontato in questi anni della sua esperienza fiorentina?
“Lui si è sempre trovato benissimo a lavorare nella Fiorentina. Ha ottimi rapporti con Andrea Della Valle, Montella, Pradè e gli stessi giocatori, soprattutto Joaquin. Per questo sono convinto che sia successo qualcosa di irreparabile tra lui e la società gigliata. Non so di preciso cosa l'abbia spinto a guardarsi intorno, ma posso dirvi che la decisione di cambiare aria al 100% non è arrivata da lui. Non avrebbe avuto motivo di lasciare Firenze. Ha sempre messo la Fiorentina in primo piano, sacrificando persino la sua famiglia, che tuttora vive a Valencia. Sono rimasto molto sorpreso quando ho iniziato a leggere sui quotidiani che se ne sarebbe potuto andare. Non riesco a spiegarmelo e il suo addio sarà molto doloroso sia per me che per lui”.