GUERINI A FV, IACHINI? TUTTO SCRITTO: VIA SOLO PER UNO COME SPALLETTI O ALLEGRI

02.06.2020 13:30 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
GUERINI A FV, IACHINI? TUTTO SCRITTO: VIA SOLO PER UNO COME SPALLETTI O ALLEGRI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Deciso: il calcio italiano riparte, e ci sono anche le date delle singole partite. Per la Fiorentina l'esordio sarà nella serata di lunedì 22 giugno, quando al Franchi arriverà il Brescia. Una partita che significa molto per Vincenzo Guerini, doppio ex sia da calciatore che successivamente in panchina. Abbiamo chiesto all'ex club manager gigliato vari temi legati alla partita e più in generale anche a ripresa del campionato e molteplici aspetti riguardanti il futuro del club gigliato. Queste le sue parole in esclusiva a FirenzeViola.it.

In teoria quella col Brescia è una sfida abbordabile. Sarà davvero così?
"Ho i miei dubbi, guardando tanti fattori. Soprattutto la condizione fisica e la reazione mentale alla pandemia e ciò che ha comportato. Sono curioso di vedere, non so se già alla prima potranno venire fuori i valori, anche perché qui da noi non è stata come Germania o Francia dove, pur con scelte diverse, hanno subito deciso. Qui si è rimandato a lungo, un classico italiano, per non parlare di certe polemiche...".

Tipo quella sull'orario delle partite?
"Se li sentissero i manovali o quelli che lavorano sotto il sole anche d'estate... Con tutto quello che è successo mi sembra una cosa incredibile".

Il calcio italiano ha dato una risposta all'altezza nell'emergenza?
"Ognuno ha tirato l'acqua al proprio mulino, l'unica scusante che posso dare è che nessuno fosse minimamente pronto a tutto questo. C'è comunque un rischio che rimane, quello di non sapere ancora come andrà a finire. Aspettiamo con ansia".

Passando a temi viola: secondo lei Iachini si gioca davvero tutto in questo finale?
"Mi viene da ridere, perché chi fa l'allenatore sa che si gioca sempre tutto, ogni domenica. Se Iachini batte il Brescia ecco che si comincerà a dire che merita la conferma, altrimenti no. Ma per me è già tutto scritto: la Fiorentina, se vuole cambiare, deve prendere uno che non ammetta discussioni. Spalletti, o Allegri, per fare due esempi".

Sarebbe indicatore ulteriore delle ambizioni di questa nuova proprietà.
"Secondo me in questo momento la Fiorentina, come società, si avvicina alle due-tre migliori d'Italia. Per vincere poi serviranno i giocatori giusti e il tempo, ma mi sembra che in questo anno che sono arrivati Commisso e Barone abbiano già studiato e capito molte cose del calcio italiano. Certo che qualcuno non sta dando loro una mano...".

Parla di stadio?
"Sì, è già dai tempi dei Della Valle che sento certi discorsi. Sono sempre le stesse cose, e solo in Italia succedono. Alla fine ho i miei dubbi che si farà: Commisso però, come fu anche per i DV, ha bisogno di uno stadio di proprietà per poter far fruttare i suoi investimenti. Per sentimento mio, mi piacerebbe che la Fiorentina potesse giocare in un Franchi ammodernato, anche per una questione di nostalgia, di ricordi cui sono legato".

Infine, sul mercato: Guerini, lei pensa che potranno pesare le spese programmate in inverno dalla Fiorentina? Penso ai corposi investimenti su Amrabat, Kouame, Duncan...
"Non si riesce però ancora a capire quali saranno e quanto cambieranno i prezzi, quale forza avranno. La Fiorentina si è mossa in anticipo ed ha preso un giocatore, Amrabat, che a me ad esempio piace tantissimo. Se ci fosse un crollo economico, allora tutto potrebbe cambiare davvero. La Fiorentina comunque ha un asso nella manica, e sono i tanti giovani di valore: basterebbe venderne uno per riaggiustarsi...".

... Uno a caso?
"Sì, sì, Chiesa. Se vuole andare e lo pagano la giusta cifra, per me può partire. Anche perché per come la vedo io, mai trattenere chi non vuole stare".

Ma vale ancora tutti quei soldi?
"Se calerà, sarà di poco. Anche perché questo dipende molto dai bisogni di ciascuno, e secondo me Commisso ha la forza di resistere, a differenza di altri che credo saranno costretti a vendere".