FIORENTINA: MISSIONE ELFSBORG

06.11.2007 00:00 di  Marco Conterio   vedi letture

E' difficile trovare le parole per descrivere lo stato gaudente, di letizia generale, che si respira a Firenze in questo periodo. Secondi in solitaria, in piena corsa in Europa, tante big alle spalle ed un grande sogno nel cassetto. Di meglio, era impossibile chiedere a questa invicibile corazzata viola, blindata dal suo bunker guidato da Frey, orchestrata da due maestri come Liverani e Montolivo e presa per mano con tanta classe quanta semplicità dal suo fenomeno Mutu.

Trovare le parole è difficile, sia perché questo momento è tanto bello quanto poco atteso, sia perché il tempo per farlo è davvero poco.
Già, perché il tempo per gioire della vittoria contro la Lazio è già scaduto: la Fiorentina ora deve chinare nuovamente la testa e lavorare sodo in vista dell'impegno europeo, contro l'Elfsborg.

Prima di parlare della gara contro gli svedesi, è giusto fare una premessa: ha ragione Liverani.
Perché? Semplice. Ha ragione il metronomo del centrocampo gigliato a dire che i grandi elogi se li meritano, dopo il tecnico Prandelli, tutti coloro che stanno giocando meno in questa stagione. Potenza, Pazienza, Osvaldo e compagnia cantante: sempre pronti a dare il proprio apporto, sempre sui blocchi di partenza in attesa di scendere in campo per dire la loro. Ha ragione Liverani, dunque, perché ha ragione Prandelli a dosare le forze, fisiche e psicologiche, di una squadra impegnata in un tour de force spaventoso.

Domani è il turno dell'Elsfborg, cinque giorni dopo la trasferta all'Olimpico e e tre giorni prima dell'impegno casalingo contro l'Udinese. Prandelli ricorrerà ancora a "quel benedetto turn-over" che tanto odia nominare ma che altrettanto adora mettere in pratica. Gestione delle energie, delle risorse tecniche ed umane, dunque, alla base di una stagione da favola cha domani vedrà impegnata la Fiorentina in quell'"Europa di Serie B", tanto bistrattata dalle altre italiane quanto sbandierata come vanto dalla compagine gigliata.



Sono in molti i viola a dover tirare il fiato, in una stagione travagliata ed intensa come questa. Alcuni hanno subito il colpo, come Gamberini, infortunatosi contro la Lazio, o Kuzmanovic, uscito acciaccato durante l'impegno contro i biancocelesti. Altri, stanno tenendo botta, come Mutu, che anche all'Olimpico ha timbrato il cartellino dando man forte ai suoi per sconfiggere gli uomini di Delio Rossi.

In una stagione in cui tutto sembra così difficile, dal trovare le parole per descrivere la gioia incommensurabile del popolo viola dinanzi alle imprese dei propri beniamini, al prendere fiato in questa devastante girandola di impegni, la Fiorentina riesce a rendere tutto di colpo semplice.
Merito di un gruppo affiatato, di una società solida, di un allenatore competente per cui spendere elogi sembra diventato quasi superfluo, perché sno i risultati a parlare per lui e per loro.

Avanti in campionato, dunque, ma ora sotto con l'Elfsborg, in quell'"Europa di Serie B" che la Fiorentina non vuole lasciarsi scappare per niente al mondo, checché ne pensi il buon Fabio Capello.