FAVINI A FV, Atalanta agguerrita contro i viola
Nino Favini è il responsabile del settore giovanile dell'Atalanta, dove Cesare Prandelli ha iniziato la propia carriera di calciatore e di allenatore. Il tecnico viola è rimasto molto legato a tutto lo staff della squadra bergamasca, in particolare a Nino Favini che abbiamo intervistato. Che partita sarà domani sera? "Non siamo al meglio sicuramente per via di squalifiche e di qualche infortunio. Ci mancheranno giocatori determinanti come Doni, Bellini, Guarente e Carrozzieri. La squadra ha una sua buona fisionomia al di là delle sostituzioni a cui provvederà Del Neri. La partita sarà interessante. La Fiorentina ha un organico al momento leggermente più importante dell’ Atalanta e la classifica lo dimostra. Un avvertimento per i viola, sicuramente si troveranno difronte un' Atalanta agguerrita". L'Atalanta si gioca posto in Uefa, ve lo aspettavate? "La Fiorentina è tra le grandi del nostro campionato, l’Atalanta è subito dietro. Stà facendo un campionato buonissimo, al di là di ogni aspettativa , nel complesso sarà una buona gara. Il cuore mi dice che l’Atalanta può fare risultato, la realtà mi dice invece che la Fiorentina ha sicuramente qualcosa in più. Onestamente non pensavamo ad un piazzamento Uefa in questo momento della stagione, ma lotteremo per mantenere questa importante posizione di classifica anche se la squadra è formata da giocatori molto giovani ed inesperti. Del Neri ha avuto il merito di amalgamare bene il gruppo che fino ad adesso stà rendendo al massimo. Il Mister non gioca mai per il risultato minimo, ma spesso in modo spregiudicato, siamo una squadra che lotta sempre a viso aperto". Zampagna è andato via e per l’Atalanta non è cambiato niente. "E’ stato rimpiazzato benissimo. Zampagna ha delle qualità particolari, sà inventare qualcosa sempre di personale e di importante facendo gol da applausi. Floccari si muove diversamente da Riccardo è più alla Pazzini. Zampagna era prettamente uomo da area di rigore come lo è per la Fiorentina Bobo Vieri, Floccari invece partecipa alla costruzione del gioco e non è vero che non vede bene la porta, i suoi gol li fa anche lui". Prandelli panchina d’oro per la seconda stagione. "Non voglio entrare nel merito di quello che sarebbe spettato a Roberto Mancini. Cesare gode della stima dei colleghi, è portato da tutti come esempio in campo e fuori per correttezza, capacità e serietà". Si aspettava un Vieri cosi? "Vieri è arrivato da noi la scorsa stagione a campionato iniziato, era veramente sovrappeso veniva da una lunga sosta ma aveva voglia di riscatto. Ha iniziato già la scorsa stagione a lavorare per tornare grande ed a fine campionato l'ha dimostrato con buonissime prestazioni, anche se non era al cento per cento. Montolivo, premiato come miglior giovane stà trovando alcune difficoltà quest'anno. "Mi dicono che abbia avuto alti e bassi. E' una reazione tipica dell’età, ha 23 anni ed ancora deve maturare.
Lo ha fatto sotto l' aspetto fisico ed atletico. Credo che adesso gli manchi solo l' aspetto mentale e caratteriale". Pazzini, ottima prova contro il Milan ma cosa gli manca ancora secondo lei? "Stà facendo bene, purtroppo appena gioca una partita meno bene si ritorna sempre a paragonarlo con un campione affermato come Luca Toni. Sono due giocatori diversi. Pazzini non è proprio un bomber da area di rigore è più un centravanti di movimento, bravo di testa e che partecipa molto all' azione della squadra. Ma non dobbiamo neanche scordarci che Toni è diventato quel campione che è relativamente tardi, questi sono i misteri del calcio. Pazzini ha ventitre anni e le qualità non gli mancano, deve solo farsi esperienza. Quanto sono diversi Vieri e Pazzini? Sono diversi. Vieri è giocatore più d’area di rigore, più bomber. Giampaolo si muove e sta in campo diversamente. C’è una buona differenza nel loro modo di stare in campo. Primavera eliminata ma si è evidenziato un ottimo Lepiller. "Lepiller è un giocatore sicuramente importantissimo, l’ho visto due volte contro di noi. Và spesso in gol con fiondate importanti. La Fiorentina che sia stata eliminata dal torneo di Viareggio non vuol dire nulla è una primavera tra le più forti d'italia". Come giudica la squadra Primavera dell' Atalanta? "E' la squadra più giovane che partecipa al torneo, sono tutti 89-90. Siamo arrivati tra le prime quattro ed abbiamo già ottenuto il nostro risultato, quello che viene da adesso in poi è tutto in più. La nostra Primavera è la nostra ricchezza. Il programma della nostra società è da sempre quello di credere i nostri campioni in casa sviluppando molto il settore giovanile. Sono tutti ragazzi che con noi giocano fin dalla categoria Esordienti a differenza della primavera viola, che prende giocatori già valorizzati". Se dovesse suggerire un nome a Corvino. "Corvino conosce già i nostri migliori giocatori, ovviamente se devo fare dei nomi consiglierei Manzoni, Buonaventura, Marconi, Genitili e Marcono". Balotelli protagonista assoluto. "E' diventato l’attrazione del torneo di Viareggio. Lo conosciamo bene, è stato anche da noi per qualche tempo, ma purtroppo si era capito da subito che lui sarebbe andato a giocare in una grande società, era già allora richiestissimo. Anche Corvino, come poi ha raccontato, aveva provato ad acquistare il giovane Balotelli ma costava troppo e le pretese delle persone intorno a lui erano esose. Le dico sinceramente che anche l' Atalanta si era tirata indietro, a suo tempo, proprio per lo stesso motivo".