DINI A RFV, Giornalista vittima o carnefice? Vi spiego

23.01.2023 18:23 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
DINI A RFV, Giornalista vittima o carnefice? Vi spiego
FirenzeViola.it

L'avvocato ed agente sportivo Giulio Dini ha parlato, insieme a Tommaso Loreto, nel corso di Scanner, trasmissione su Radio FirenzeViola, del rapporto tra società, addetti ai lavori e giornalisti, argomento già toccato nell'ultima puntata: "Spesso non si parla molto di quanto siano importanti e pesanti i giornalisti. Mi sembra giusto che ogni tanto ci stiano anche i giornalisti sotto i riflettori. Posso dire che ci sono colleghi con i quali ho rapporti buoni e che se gli dico di non scrivere una cosa non lo fanno, ma quelli che non conosci possono tranquillamente prendere la notizia e spararla. In questo ambiente si tende a considerare un segreto di stato anche qualcosa che non lo è, però è anche vero che il rapporto è fondamentale tra giornalista e persona interessata. Il problema, però, spesso sono i titoli che a volte sono inappropriati rispetto alla notizia. Fortunatamente non ho mai ricevuto vendette cattive da parte di giornalisti, anche perché non ho mai fatto niente per darne motivo". 

Crede che ci sono giornalisti che si prendono troppo sul serio?
"Mi viene in mente la frase di Mourinho che chi sa solo di calcio non sa niente di calcio. Io ho tanti amici che scrivono pareri sui social e difficilmente si nota una riflessione che sia esclusivamente calcistica. Però c'è anche il fenomeno media e social, e questo va saputo gestire. Spesso ci sono giovani giornalisti che hanno poteri smisurati, armi non convenzionali per persone che magari non hanno la giusta esperienza. Queste armi, cioè il potere di arrivare così facilmente agli utenti, è anche un potere di riconoscibilità, una qualche notorietà che va gestita perché qualcuno pensa di essere un personaggio e questo capita spesso a chi va in televisione. Anche dal punto di vista dei telecronisti si potrebbe andare più cauti, una riflessione la farei insomma. Anche il commento tecnico ha preso un ritmo che non condivido. Qualcuno fa il personaggio, usando espressioni colorite, ma ce ne sono tanti che sono abbastanza compassati". 

Il giornalista è più carnefice o più vittima?
"Spesso siete vittime delle società che non comunicano apertamente se un giocatore è infortunato oppure no, però bisognerebbe fare una riflessione che hanno queste proprietà o questi sportivi professionisti di gestire i loro rapporti  con i media. Secondo me una buona gestione del giornalismo poi evita qualsiasi tripo di vendetta o che comunque qualcosa esca dal tuo controllo. Se sei equilibrato con tutti non hai sorpese. Bisogna anche dire che quando siete un po' sanguinanti, però, è facile che vi trasformiate in martelli".