"CINQUE DOMANDE A..." Le risposte di Angelo Giorgetti

11.02.2008 12:00 di  Stefano Borgi   vedi letture

Progetto Della Valle, Montolivo e Pazzini promesse mancate? Ed anche consigli su come diventare giornalista... Di tutto e di più è stato chiesto ad Angelo Giorgetti, l'esperto che ha scritto per noi, in esclusiva per Firenzeviola, questa settimana. Angelo con la gentilezza e la competenza che lo contraddistingue ha risposto ad ogni tipo di domanda (compresa quella di Francesco, giornalista in erba). Come sempre ci scusiamo per coloro che non vedranno pubblicate le risposte alle loro domande ma era praticamente impossibile rispondere a tutte. A loro va comunque un ringraziamento e l'invito a partecipare al prossimo appuntamento della rubrica "Cinque domande a..."

 

Gentile Angelo:
Domanda secca: ma i Della Valle hanno ancora voglia di investire sulla Fiorentina? Quest’anno è mancato il colpo e mi sembra abbiano cambiato politica rispetto a due anni fa quando bene o male arrivarono Mutu, Frey e Toni e l’anno prima Bojinov e Pazzini.
Grazie, Alessio da Siena.

Risp: "Gentile Alessio, i Della Valle hanno voglia di investire, ma vogliono decidere da soli, senza pressioni e soprattutto senza generare attese per i cosiddetti . Inoltre si sono affidati completamente a Corvino, che ha avviato la nascita del modello Fiorentina con un mix di parametri economici e tecnici, introducendo anche il tetto ingaggi che corrisponde al 60 per cento del fatturato. Negli ultimi tre anni la società ha cambiato atteggiamento, ma grandi campioni sono arrivati lo stesso (Toni, Frey, Mutu). E credo che a giugno, dopo le ultime due campagne acquisti che sono servite per aumentare il tasso di gioventù, arriveranno due campioni veri. Ma sempre all'interno dei parametri viola."


Buongiorno sig. Giorgetti
Innanzitutto complimenti per il tono misurato con il quale la sento parlare per radio, senza la minima supponenza o presunzione. Vengo alle domande: che ha Montolivo? Che ha Pazzini? Che ha Semioli? Con questi tre in condizione eravamo sopra alla Juventus, altro che storie. Prandelli a mio parere sta facendo miracoli nonostante i due impegni e questi giocatori irriconoscibili. Lei che ne pensa?
Claudio da Sesto Fiorentino

Risp: "Gentile Claudio, Montolivo è sulla soglia dell'ultimo salto, quello definitivo. Dopo l'ultimo campionato ci aspettavamo tutti moltissimo da lui e con delusione un po' cinica abbiamo preso atto di un'involuzione imprevista. Credo che i problemi siano soprattutto di : Montolivo ha cercato di confermare la sua classe attraverso colpi e giocate che non gli sono riuscite e poi _ complice uno stato di forma non eccezionale _ non ha saputo portare il suo contributo nei momenti più difficili. Anzi, lì è stato travolto dai problemi della squadra. Credo che nel caso di Montolivo si tratti solo di avere pazienza, l'ultimo salto è sempre quello più difficile.
Pazzini ha sofferto troppo la responsabilità e, per guadagnarsi la fiducia di Prandelli, ha ecceduto nell'altruismo nei confronti dei compagni. Ha cambiato atteggiamento un po' in ritardo e ora i frutti si vedono.
Semioli ha sbagliato un paio di partite e poi, di fronte a un pubblico senz'altro più caldo rispetto a quello di Chievo, è andato in crisi. Anche nel suo caso è evidente la mancanza di sicurezza. Però il calcio è bello perché è vario: Donadoni lo ha convoato in Nazionale..."



Caro Angelo
La leggo sulla Nazione anche se non sempre sono d’accordo sulle sue pagelle. La domanda: dovesse scegliere, maglio cedere Frey o Mutu (e non mi risponda nessuno dei due perché non vale). E dovesse scegliere: meglio il quarto posto o la vittoria in coppa Uefa? E secondo lei ce la faremo a reggere tutte e due le competizioni o è meglio lasciarne una? Mi scuso per le tante domande ma mi interessa la sua opinione.
Paolo da Pistoia

Risp: "Gentile Paolo, venderei Frey (fa anche rima, ma la scelta non sarebbe poetica). Meglio il quarto posto, anche se vincere l'Uefa porterebbe prestigio a livello internazionale. Credo che giocare per vincere sia comunque un dovere: Prandelli è convinto che tutte le esperienze siano utili per formare un gruppo."


Caro Angelo Giorgetti
Complimenti per il suo modo di scrivere, al tempo stesso ironico, brillante ma competente anche se non condivido le idee del suo giornale. Ma qui siamo a parlare di Fiorentina e allora le Chiedo: Che bisogno c’era di sbandierare subito il progetto “Cittadella Viola”, visti i precedenti di Santa Brigida, bagno a Ripoli ed Incisa? E secondo lei si farà? E in quanto tempo? Scusi ma mi preme l’argomento anche perché Prandelli a forza di chiedere quei sei - sette punti in più che porta un centro sportivo non vorrei che se li andasse a prendere da un’altra parte.
Christian da Montecatini

Risp: "Gentile Christian, i precedenti _ ha ragione _ sono inquietanti. Lasciamo perdere i Pontello e cecchi Gori, ma anche il progetto di Incisa è stato anticipato con larghissimo anticipo. Credo che l'idea della Cittadella Viola sia stata all'inizio un modo per valutare la reazione di istituzioni e imprenditori locali, una per misurare il grado di disponibilità di Firenze. I Della Valle hanno preso ancora tempo _ un mese o due prima di definire il progetto _ e questa può essere una buona notizia: magari qualcuno è interessato davvero.
I tempi sono indefinibili, ma sarei contento se la Cittadella nascesse, sotto forma di impianti sportivi e strutture di marketing legate alla Fiorentina, entro i prossimi cinque anni."





Ciao Angelo
Sono un ragazzo di 17 anni che va su internet, segue la Fiorentina attraverso Firenzeviola, compra i giornali sportivi (anche la Nazione il lunedì) e vorrebbe fare il giornalista. Prima domanda: me la consigli come professione? E poi: qual è la strada più breve per diventare giornalista? Chiudo con una domanda sulla Fiorentina: andremo in Champions league?
Francesco da Monsummano

Risp: "
Gentile Francesco, quello del giornalista è un mestiere strano, le novità tecnologiche lo hanno cambiato freneticamente negli ultimi dieci anni e chissà dove lo porteranno... E' sempre più difficile consigliare questa professione, intesa come posto sicuro di lavoro, anche perché onestamente non so in quale modo potrà cambiare. A proposito di quotidiani, la concorrenza a costo zero è infinita (internet, free press) e aumenterà anche in futuro. Ma un ragazzo ha il diritto di seguire il suo istinto, o la sua vocazione, quindi ti consiglio di provarci comunque.
Per quanto riguarda la strada più breve, la risposta è semplice: non c'è. Università, certo. E poi corsi di specializzazione, stage, eccetera, Ma nessuno di questi garantisce un posto di lavoro. Ci vogliono pazienza, costanza, tenacia. E, ovviamente, anche un po' di fortuna.
Ultima domanda sulla Champions: sì, ci andremo. Non c'è due senza tre, e questa volta potremo perfino parteciparci."

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