BUCCIANTINI A FV, CHIESA NON VA VENDUTO: È INDISPENSABILE. AMRABAT, IACHINI E INTER...
"Vincere alla prima dilata il tempo delle illusioni. Alla giornata zero sono venti squadre al primo posto, alla giornata 1 resta un gruppettino e la Fiorentina c'è dentro. Amo le prime giornate, perché le illusioni e le speranze non vengono ancora disattese". A dirlo in esclusiva a FirenzeViola.it è Marco Bucciantini, noto opinionista televisivo che fa un bilancio della situazione di casa viola: "All'inizio fanno la differenza le certezze e la buona condizione fisica: mi pare che la Fiorentina le abbia entrambe. La squadra di Iachini ora deve crescere nell'occupare la metà campo avversaria".
Che obiettivi si può porre la Fiorentina?
"Con Biraghi a sinistra miglioriamo, perché ha fatto meglio di Dalbert anche nell'Inter. La Fiorentina comunque è praticamente la stessa dell'anno scorso con qualcosa in più, quindi deve fare meglio. Va considerata una cosa però: in Europa da quattro-cinque anni vanno le solite sette squadre, escluso quando il Milan scontò la sanzione dell'UEFA. Juve, Napoli, Roma, Inter, Atalanta e Lazio: sono sempre loro e significa che hanno un vantaggio concreto. Quindi per le altre squadre sarebbe già un buon obiettivo lottare per l'Europa. Puoi arrivare ottavo o decimo, ma un conto è lottare per l'Europa tutto il campionato, un altro è farlo perché vinci le ultime tre. La squadra viola ha dei limiti, perché non c'è un centravanti che ha 20 gol comprovati. Al netto di ciò però è competitiva, a patto che Iachini riesca a migliorare molto il gioco d'attacco".
Proprio Iachini è sotto osservazione da parte della società e dei tifosi: lei cosa pensa della sua conferma?
"Ora non ha senso dire se è giusto sia rimasto o no. È una scelta del proprietario e quindi ha un valore in più. Poi se la dirigenza avesse proposto uno come De Zerbi, io avrei sposato la linea, ma se l'alternativa è De Rossi allora son d'accordo col tenere Iachini. La conferma Iachini se l'è meritata sul campo. In più non credo sia così difensivista: con il ritorno di Ribery, per esempio, ha tolto un mediano, non un attaccante".
Amrabat può portare quel salto di qualità sperato?
"Ha delle caratteristiche nette: è un dominatore del pallone. Gli manca forse un po' di velocità di pensiero in uscita, il resto del centrocampo bisogna lo aiuti. Castrovilli per esempio deve diventare rifinitore. Ma di sicuro Amrabat aiuterà la squadra ad avere più presenza dalla mediana in su, recuperando così la palla più in alto. La volta che giocherai con Amrabat, Castrovilli e Borja Valero sarai condannato al possesso palla. Comunque penso che il giocatore decisivo tatticamente per questa squadra sia un altro".
Chi?
"Federico Chiesa. Non voglio più sentir parlare del fatto che è sul mercato. Doveva partire ad agosto o ad inizio mercato, allora si rifaceva la squadra. In questo momento Chiesa è decisivo, perché aiuta la squadra a legare il gioco. Sfonda le difese, ha un'ambizione sfrenata nell'anno dell'Europeo ed è un esterno che ti può dare tantissimi gol, elemento fondamentale nel calcio moderno. Ti può dare 10-12 gol e 10-12 assist: per me Chiesa è indispensabile per questa Fiorentina".
Ultima domanda sulla partita di domani: come vede la sfida di San Siro contro l'Inter?
"Le squadre di Conte non sono mai indietro di condizione. L'Inter forse può essere distratta dai nuovi e dalla valutazione di giocatori come Perisic e Eriksen, ma non dal punto di visto fisico. Sarà una squadra prontissima. Con la Fiorentina però sarà una bella partita, perché ha sempre dimostrato di giocare bene a San Siro. Una squadra con le caratteristiche della Fiorentina poi è difficile da affrontare, perché non sai dove andare a recuperare il pallone. E alle squadre forti non piace rincorrere. Se la Fiorentina si organizza per bene, può dare molto fastidio all'Inter che ha anche qualche problemino in difesa. L'Inter sarà prontissima, ma lo sarà anche la Fiorentina".