BERNINI A FV, Ho giocato nel Napoli da tifoso viola
Non è facile dividere il proprio cuore, specialmente quando si è obbligati a farlo a causa del proprio lavoro. Il calciatore è una di quelle realtà in cui ricordi, passioni e tifo non sempre possono andare d’accordo. Per ulteriori conferme chiedere ad Andrea Bernini, centrocampista di 34 anni, che sui campi di calcio corre da più di venti e di squadre e categorie ne ha girate un bel po’. Se sei nato a Reggello però la fede viola ti scivola presto nel sangue e mentre giochi tra Incisa, Sangiovanni e Montevarchi fai sempre in tempo ad andare la domenica all’Artemio Franchi per tifare la Fiorentina. In serie A ci è arrivato con la Reggina, ma è in cadetteria dove si è fatto conoscere tra Sampdoria, Perugia e soprattutto Napoli. A tre giorni da Napoli-Fiorentina, Firenzeviola.it ha chiesto a questo tifoso ‘sui generis’ di descriverci la prossima sfida di campionato.
“Si affronteranno due squadre in salute destinate a mostrare una bella partita. Avvio positivo per entrambe anche se il Napoli ha fatto un grande risultato a Roma”.
Fiorentina e Napoli, squadre per cui si spende spesso l’etichetta di sorprese
“Nel confronto diretto la Fiorentina penso che abbia maggiori possibilità rispetto al Napoli malgrado l’attacco atomico dei partenopei. Sulla lunga distanza i viola con l’ultimo campionato hanno fatto esperienza e c’è il solito valore aggiunto Prandelli. Loro più che altro dovranno confermarsi. Il Napoli invece è seriamente una potenziale sorpresa”.
Il duello a centrocampo chi lo vince?
“Giocano con due moduli diversi ma hanno lo stesso mediano basso. Più offensiva la Fiorentna forse, mentre il Napoli con la linea a 5 si presenta più guardingo”.
Un parere da ‘collega su Hamsik e Felipe Melo
“Hamsil è già consacrato e sta tutto’ora confermando il clamoroso salto di qualità. Melo non lo conoscevo ma dalla tv mi ha fatto impressione per la combinazione di forza e tecnica. E’ bravo nel dettare i tempi, sarà un assenza pesante”.
E il tuo cuore come si divide?
“Io sono tifoso viola da sempre, compreso l’abbonamento in curva finché è stato possibile. Poi la carriera mi ha portato a Napoli dove città e tifosi sono davvero indimenticabili, un calore particolare ed unico. Origini e primo amore però non si scordano mai e anche se un pareggio sarebbe buono, oltre il 70% del cuore è viola”.
Tifosi, versione negativa, è anche un capitolo tristemente attuale
“Aver chiuso le curve è giusto ma sono cose ripetute da sempre e la soluzione sembra inspiegabilmente lontana. Il problema è legato sempre ad episodi con quei tifosi che seguono la squadra non perché la amano ma solo perché hanno il macabro piacere di farsi notare per queste cose”.
E il futuro di Andrea Bernini?
“Ho ancora un anno di contratto a Lecco dove mi trovo bene e sento grande fiducia. Siamo stati ripescati per una nuova C1 e il lavoro è raddoppiato tutto insieme visto che ci apprestavamo alla categoria inferiore. Ci sarà da lavorare molto per colmare la differenza”.
La previsione ottimistica si chiude con una parola di riguardo per l’attuale allenatore: Adriano Cadregari. Manco a dirlo due stagioni fa tecnico della Fiorentina Primavera. Il viola nel sangue in qualche maniera ricompare sempre.