BELLINAZZO A FV: "NON SIAMO PRONTI PER GLI AMERICANI. FRANCHI? SOLDI BUTTATI"
È di oggi l’ufficialità della cessione dell’Atalanta per il 55% a un gruppo di investitori americani. La Serie A si popola sempre più di proprietà statunitensi, FirenzeViola.it ne ha parlato in esclusiva con il giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo, esperto di finanza e calcio.
Bellinazzo, adesso anche l’Atalanta è in mani americane.
“Questo fa parte di un trend molto chiaro che riguarda tutta l’Europa, in particolare la Serie A. Gli investitori americani hanno evidente fiducia sul processo di ripresa del calcio europeo, così investono nelle realtà più promettenti”.
Dunque come cambiano gli equilibri?
“È ancora presto per dirlo, al momento stanno tentando di trovare un’intesa tra loro e questo porterà a creare un blocco politico importante anche all’interno della Lega”.
Quali saranno le conseguenze?
“Può essere un beneficio per l’intero sistema. Perché la filosofia è quella dello sport business americano, che porta ad investire e valorizzare il prodotto, logica un po’ opposta a quella delle proprietà italiane. La sfida oggi è innestare la filosofia e il modello operativo statunitensi in un contesto non molto ricettivo da questo punto di vista. Firenze è un esempio clamoroso del dissidio tra la volontà di investire e le varie problematiche nostrane”.
A tal proposito, come si sta muovendo Rocco Commisso?
“Credo che abbia operato molto bene, nel senso di aver individuato subito gli asset fondamentali di una società moderna che vuole fare calcio ad alto livello. E cioè un centro sportivo e uno stadio di qualità che incrementino i ricavi. Si è visto con l’Atalanta: non abbiamo cifre ufficiali ma è chiaro che le valutazioni di quasi mezzo miliardo sono vere. E sono la dimostrazione di come si può creare un’azienda di livello anche in provincia. Lo stadio ha creato valore, altrimenti non si sarebbe potuto fissare costi così alti”.
Proprio lo stadio è il grande problema di Firenze.
“Sì, ma come a Milano, a Roma… È evidente che non siamo pronti a questo cambio di marcia. Si spenderanno decine di milioni di euro per ristrutturare il Franchi e tra l’altro con soldi pubblici che verranno buttati via per un restyling che non riuscirà a cambiare la storia della Fiorentina. Questo perché ci sono dei limiti strutturali che non consentono di avere uno stadio all’avanguardia”.