AMERINI A FV, Ecco cosa serve sul mercato. Piatek...
Si è chiuso il 2019 della Fiorentina tra dubbi ed certezze. Aspettando il mercato e l'esordio del nuovo tecnico Beppe Iachini, Firenzeviola.it ha chiesto un bilancio all'ex viola Daniele Amerini, il quale - fra le altre cose - ha sottolineato anche la necessità di un intervento della società in questo gennaio. Prima, però, si parte dall'anno calcistico appena concluso: "Un po' di delusione c'è, anche perché dopo due mesi dall'inizio del campionato mi ero illuso che questa squadra potesse fare meglio. Avevo visto cose positive, ma poi c'è stato un calo anche per colpa degli infortuni. Di sicuro la Fiorentina ha fatto meno rispetto al reale valore della rosa. Ad esempio avevo più aspettative su Lirola, ha fatto molto meno rispetto a Sassuolo, deve dimostrare di avere più personalità, cambiare mentalità. Lui non è il solo, comunque".
Qual è stato il principale errore di Montella? "La preparazione fisica non è stata forse ottimale, e il voler giocare con un centro campo ‘vecchio stile’ ma senza gli interpreti giusto secondo me è stata una scelta che non ha pagato. Mi è sembrato un Montella un po' troppo compassato, e poco incisivo sul gruppo. Ovviamente è una mia sensazione, guardando fuori dal campo".
Adesso inizia l'era Iachini. "In teoria è all'opposto di Montella, per quanto dicevo prima. E' stato il mio primo compagno di stanza al mio esordio al Bari, per cui lo conosco bene. Non è solo grinta, perché allena anche da tanti anni ed ha esperienza. Secondo me è stato giusto sceglierlo, ha un grande senso di appartenenza, poi starà a lui meritarsi la chance".
Dove e come intervenire sul mercato di gennaio? "Sicuramente serve un attaccante importante, anche se a gennaio è difficile trovarlo. I nomi usciti come Cutrone o Petagna non mi convincono molto, anche perché arrivano da realtà più piccole oppure ad oggi non ti assicurano un numero di gol adeguato".
Si è fatto anche il nome di Piatek. "Lui invece farebbe la differenza, anche se credo non sia raggiungibile per i prezzi. Il Milan non vuole fare minusvalenze, servirebbe trovare la formula giusta. La vedo difficile".
Basterà un attaccante? "Assolutamente no. Secondo me servono uno o due centrocampisti più un difensore titolare che possa alternarsi ai tre dietro. In mezzo al campo serve un bel nome che possa giocare stabilmente assieme a uno tra Badel e Pulgar, che assieme non hanno convinto".
Castrovilli o Chiesa: chi saprà e dovrà essere più decisivo? "Castrovilli ha fatto una prima parte di stagione da applausi, direi quasi irripetibile. Se invece Chiesa rientrerà con gli stimoli giusti, con la testa giusta, allora potrà far fare il salto di qualità alla Fiorentina nella seconda parte della stagione".