ALL.GRASSHOPPER A FV, BASILEA LA JUVE DI SVIZZERA. SOUSA? NON AVEVO DUBBI

Esclusiva di FV
14.09.2015 10:14 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
ALL.GRASSHOPPER A FV, BASILEA LA JUVE DI SVIZZERA. SOUSA? NON AVEVO DUBBI
FirenzeViola.it
© foto di foto Federico De Luca

Si avvicina a grandi passi la gara della Fiorentina contro il Basilea in Europa League, un match determinante per le ambizioni dei viola che anche quest’anno - sotto la guida dell’ex tecnico degli elvetici Paulo Sousa - sperano di ripetere il grande percorso dello scorso anno, culminato con la doppia semifinale persa contro il Siviglia (squadra che poi ha sollevato il trofeo a Varsavia). Per capire che tipo di squadra affronterà la Fiorentina, Firenzeviola.it ha intercettato in esclusiva Pierluigi Tami, allenatore del Grasshopper che il 25 luglio scorso nella 2ª giornata del campionato svizzero è stato sconfitto dai rossoblù campioni per 3-2 a Zurigo.

Mister Tami, che squadra è il Basilea?
“È una squadra molto forte e ben organizzata, che sta ripetendo quanto di buono fatto negli scorsi anni: è un gruppo che nelle ultime stagioni ha sempre disputato la Champions League per cui ha acquisito nel tempo grande esperienza ed una forte personalità. Quest’anno non ha centrato la fase a gironi per una serie di episodi sfavorevoli, ma il Basilea resta sempre un avversario temibile. C’è una dote che vale più di tutte nel club rossoblù…”

Quale?
“La potenza e l’organizzazione della società: la struttura del club ha dimostrato di saper programmare in modo vincente il suo lavoro di stagione in stagione, come di fatto è riuscita a fare la Juventus in Italia negli ultimi anni. Non sempre servono i soldi per vincere, servono piuttosto idee e programmazione”.

Dovesse giocare in Serie A, quale sarebbe la posizione del Basilea?
“Sicuramente sarebbe tra le prime, avrebbe una rosa in grado di lottare per i posti Champions o nella peggiore delle ipotesi per un posto in Europa League. Del resto i recenti risultati del Basilea in ambito internazionale testimoniano che gli svizzeri sono una squadra che ha una forte impronta internazionale, superiore a tanti altri club d’Europa che fanno le Coppe”.

C’è un punto debole di questa squadra?
“In Svizzera è una schiacciasassi ed ha poche rivali ma penso che rispetto allo scorso anno il Basilea in questa stagione abbia perso un po’ troppi giocatori di personalità ed esperienza ed in ambito internazionale certe assenze si potrebbero fare sentire”.

Tra le partenze c’è sicuramente quella di Paulo Sousa, che ha iniziato bene la sua avventura in Italia…
“Spesso ai giornalisti piace dare un etichetta ad un allenatore in base ai risultati che ottiene, senza considerare il valore della squadra e della società che lo sostiene: per me Sousa resta un allenatore di esperienza, serio e capace. Non avevo dubbi che in Italia avrebbe potuto far bene fin da subito, così come ha fatto in Svizzera al suo primo anno”.