AG.BIANCO A FV, In B c'erano due big: a gennaio...
Il maggiore spazio ottenuto da Alessandro Bianco durante le amichevoli pre-natalizie della Fiorentina e la recente convocazione da parte del ct Mancini per lo stage svolto in questi giorni a Coverciano hanno rimesso in luce il giovane viola. Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva l’agente del calciatore, Giuseppe Galli per farsi raccontare l'ottimo momento del classe 2002, il cui futuro nel mese di gennaio deve essere ancora deciso:
Galli, ci sono squadre già interessate a lui per gennaio?
“Abbiamo parlato poche settimane fa con la Fiorentina, di comune accordo con il direttore sportivo abbiamo deciso di valutare le opzioni che si presenteranno nella sessione invernale di calciomercato e poi capiremo come muoverci per trovare la soluzione più adeguata alle esigenze del ragazzo”.
Visto il poco minutaggio ottenuto durante la prima parte di stagione, qual è stato il motivo per cui è rimasto in rosa piuttosto che andare in prestito in qualche squadra che potesse garantirgli più spazio?
“Con la dirigenza concordiamo sul fatto che a dispetto del minor minutaggio, lo stare in rosa con i grandi faccia parte di un processo di crescita importante, soprattutto avendo anche un allenatore come Italiano che ha giocato nel suo ruolo e che credo abbia capito le sue qualità, per cui siamo comunque molto contenti della decisione che abbiamo preso in estate. Adesso valuteremo con la società cosa fare, valutando le proposte che arriveranno, ovviamente solo in prestito, in quanto sia il ragazzo che la società non vogliono assolutamente dividersi”.
A giugno c’era già qualche club che aveva manifestato interesse?
“Ci sono state molte proposte, tra cui la Reggina e il Bari, squadre che adesso sono ai playoff di B, quindi rose importanti. Il ragazzo piace a molti, ma Barone e Prade, che credono nel ragazzo, hanno sempre rifiutato le proposte arrivate fino ad oggi”.
È contento del minutaggio avuto in queste amichevoli? Come si è sente dopo che non disputava partite con regolarità?
“Assolutamente, il minutaggio che ha avuto ha anche dimostrato la sicurezza e la tranquillità che ha in campo. Questo è dovuto anche al fatto che spesso si pensa che non giocando si possa fare dei passi indietro, in realtà, soprattutto per un ragazzo, è molto importante allenarsi con i grandi, poi spetta a lui saperci stare e credo che in queste amichevoli abbia dimostrato che può starci alla grande”.
In che ruolo si sente più a suo agio? Nelle amichevoli ha giocato sia come trequartista che come mediano…
“Ha un’intelligenza tale che secondo me può giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo, poi spetterà al mister schierarlo dove ritiene che possa esprimersi al meglio”.
Come ha reagito alla convocazione allo stage del Ct Mancini?
“Ovviamente al ragazzo ha fatto molto piacere ma nella sua testa, nel caso non fosse arrivata la chiamata, non sarebbe comunque stata una delusione, vista la sua sicurezza”.
Se dovesse paragonarlo ad un calciatore per le sue caratteristiche, chi sarebbe?
“Riprendo quello che disse Barone, ovvero che è il suo “Barella”, secondo me è vero, ci può assomigliare, ovviamente con le dovute proporzioni”.
Secondo lei il campionato di Serie A è il campionato dove può esaltarsi al meglio per le sue qualità?
“Il campionato italiano, a differenza di quello che magari si può credere, è molto difficile, se un calciatore gioca in Italia può fare bene in qualsiasi campionato secondo me. Poi quando un calciatore è così intelligente e sa giocare a calcio non ha problemi di adattamento in nessun campionato”.