BOLLINI, Babacar un patrimonio della Fiorentina
Sono molti i giocatori dell'attuale Fiorentina Primavera guidata da Renato Buso che da gennaio 2010 potrebbero andare a rinforzare la prima squadra, a cominciare da Khouma Babacar, attaccante senegalese. 'Ha potenzialità enormi, assolutamente sviluppabili - ha spiegato a Lady Radio l'ex tecnico della formazione giovanile viola Alberto Bollini -. Ha grande istinto ed intuito, ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Non so se è pronto per il debutto in serie A, soprattutto nel ruolo di vice Gilardino. Può avere prospettive importanti ma bisogna dargli l'opportunità di crescere. Babacar è un patrimonio del calcio e della Fiorentina. E' un giocatore che ha le potenzialità per giocare in serie A, ma gli va dato tempo di crescere e sbagliare. E' un giocatore da area di rigore, con un buon colpo di testa e sicuramente la prima punta è il suo ruolo naturale. L'anno scorso ha giocato bene nella prima parte del campionato Primavera, poi è incappato in una serie di infortuni e di difficoltà extracalcistiche, con la famiglia lontana. Con lui bisogna utilizzare molta delicatezza in certi momenti, perché è un ragazzo molto dolce e vive un periodo di nostalgia alcune volte'.
'Carraro ha debuttato l'anno scorso nel girone di ritorno nella mia squadra, pur essendo un elemento della formazione agli Allievi - ha aggiunto Bollini -. Ha ottima qualità tecnica e temperamento, ha il vantaggio di essere utilizzato in più ruoli. Seculin? E' arrivato due anni fa e a Firenze ha giocato subito titolare, con ottime prestazioni, incontrando la scorsa stagione alcune difficoltà. Ha straordinaria tecnica in porta, sta migliorando, avrebbe bisogno di giocare ma sta crescendo anche allenandosi con i grandi campioni della Fiorentina'. Bollini ha parlato anche di Ondrej Mazuch, in prestito all'Anderlecht dall'estate scorsa, e della mancanza di un centro sportivo della società gigliata. 'Il centro sportivo è fondamentale a tutti i livelli, soprattutto per il confronto fra Primavera e prima squadra - ha concluso Bollini -. A Formello, ai tempi della Lazio, ne ho tratto grossi vantaggi, visto che i giovani vivevano la famiglia creata con i grandi campioni. A Firenze c'è troppa distanza fra dove si allena. Mazuch ha una cilindrata fortissima, quando stava bene di testa esprimeva un potenziale superiore alla media. Lui non sentiva la categoria del campionato Primavera, ovvero non voleva giocare davanti a trecento spettatori, e adesso all'Anderlecht si sta esprimendo per i suoi livelli di crescita'.