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Lavori in difesa. Tra certezze e rientri, troppi sette centrali: qualcuno è destinato a salutare

Lavori in difesa. Tra certezze e rientri, troppi sette centrali: qualcuno è destinato a salutareFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 11:00Copertina
di Ludovico Mauro

Non appena arriverà l’annuncio di Stefano Pioli come prossimo allenatore della Fiorentina, uno dei primi passi da compiere nell’allestimento della rosa sarà relativo alla difesa, reparto che dal 1° luglio risulterà a dir poco ingolfato. Abbondare è sempre meglio che deficere, ma tra i pilastri ereditati da Palladino e i rientri dai rispettivi prestiti, i centrali a disposizione di Pioli andranno necessariamente sfoltiti. Perché al netto di moduli, schemi e tatticismi che possano coinvolgere anche un numero elevato di giocatori, con sette difensori siamo inevitabilmente fuori numero. A partire dal capitano Ranieri, infatti, si contano poi i superstiti dalla passata stagione, quindi Pongracic, Mari, Comuzzo e Moreno, ai quali si aggiungeranno i rientranti Valentini e Lucchesi. Troppi.

Le certezze
Così toccherà alla dirigenza, dopo le consultazioni con Pioli, sistemare altrove almeno qualcuno tra i sopracitati difensori, ma anche in attesa dell’insediamento del nuovo tecnico viene facile ipotizzare le prime riflessioni in merito. Ranieri, Pongracic, Pablo Mari e Comuzzo saranno verosimilmente il blocco difensivo della prossima stagione, al netto di possibili offerte in arrivo per il classe 2005 che vale tanti soldi ma che ha anche firmato il rinnovo di contratto non più tardi di poche settimane fa, con la società che lo vuole fortemente tenere al centro del progetto. Gli altri tre vengono da un’annata tutto sommato positiva in cui hanno garantito solidità alla formazione di Palladino, componendo uno dei pochi reparti della rosa che al momento non è scarno e non presenta particolari problemi.

I dubbi da sciogliere
Ne restano quindi tre su cui ragionare. Il primo è Moreno, proveniente da una stagione in cui ha giocato col contagocce. Il suo entourage deve presto discutere con Pradè e Goretti per capire cosa la società voglia fare con lui, mentre da parte sua l’argentino rimarrebbe volentieri in riva all’Arno se ci fosse però la possibilità di giocare con almeno un po’ più di continuità. Su questo inciderà molto il parere di Pioli, chiamato a esprimersi anche sui due restanti elementi difensivi: Valentini e Lucchesi. Il primo è reduce da sei mesi a Verona che la Fiorentina ha tenuto d’occhio, ma la sua permanenza è legata molto al pensiero del prossimo tecnico, col classe 2001 che desidera mettersi in mostra in maglia viola ma solo se inserito in un contesto con forti chance di un posto da titolare, altrimenti potrebbe valutare un’altra esperienza in prestito. Infine Lucchesi, che torna al Viola Park con una discreta Serie B sulle gambe. Un’avventura, quella alla Reggiana, che lo fa rientrare a Firenze con più consapevolezza e possibilità di far parte del gruppo dell’anno prossimo aiutato anche dal curriculum, poiché essendo un prodotto del vivaio risulterebbe utile anche per questioni di liste. Su tutti queste eventualità però, inciderà molto il pensiero di Pioli. L’unica certezza è che di sette attuali, qualcuno è destinato a salutare.