Pioli è sempre più vicino: un ritorno che divide ma che è quello che serve a questa Fiorentina. Gudmundsson rischia di diventare un caso, ma non riscattarlo sarebbe un rischio e una sconfitta. Gosens resta, senza se e senza ma

Pioli è sempre più vicino: un ritorno che divide ma che è quello che serve a questa Fiorentina. Gudmundsson rischia di diventare un caso, ma non riscattarlo sarebbe un rischio e una sconfitta. Gosens resta, senza se e senza maFirenzeViola.it
Ieri alle 10:20L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Servirà ancora un po' di pazienza, tra contratti da risolvere e ultimi dettagli da sistemare, ma Stefano Pioli tornerà a essere l'allenatore della Fiorentina. Le notizie corrono, l'esonero di Luciano Spalletti dal ruolo di commissario tecnico della Nazionale rischiava di complicare i piani, ma nella testa dell'allenatore non ci sono mai stati dubbi e la parola data, per un uomo come lui, vale più di mille firme. Difficile che si possa arrivare ai comunicati ufficiali nel giro di pochi giorni, perché l'addio all'Al Nassr non sarà una semplice formalità, ma la cosa certa è che dietro le scrivanie del Viola Park la questione è sistemata e il successore di Palladino è già realtà. Certo, nel calcio, e soprattutto nel calciomercato, fino a quando non si arriva alle firme mai dire mai, ma il no alla panchina della Nazionale è stato molto più che un segnale, tanto che da Coverciano hanno subito voltato pagina e spostato il mirino altrove. Questo è stato il primo atto di amore, nella sua nuova avventura, di Pioli per la sua Firenze e anche se la scelta non è condivisa da tutti le premesse sono per forza di cose da considerare ottime.

Il nome giusto per ripartire.
L'addio di Palladino, inutile nasconderlo, ha lasciato strascichi. Il patto di riservatezza che la società ha fatto firmare al tecnico ci dice tanto di come il rapporto sia stato chiuso in malo modo, pur non avendo certezze sulle vere dinamiche, e anche per questo motivo la Fiorentina aveva bisogno di una scelta del genere, per non mettere un altro giovane allenatore in una posizione fin da subito scomoda. Pioli ha l'esperienza e la personalità per gestire tutto questo, tornerà a Firenze con uno Scudetto in più nella sua bacheca e tante altre cose nel suo bagaglio, pronto a fare ancora meglio rispetto a quanto fatto nella sua prima avventura sulla panchina viola. Mettere d'accordo tutti non era possibile, o meglio, forse sì, ma il nome di Maurizio Sarri ce lo siamo ormai dimenticato da settimane e allora è inutile tornare a guardarsi indietro. Il futuro ha il nome di Pioli. Il resto dovrà farlo la società, sul mercato, e il compito sarà come sempre complicato. Serviranno giocatori nuovi, che possano essere perfetti per il credo del nuovo allenatore, e il tempo che sembra tantissimo non sarà poi così infinito. Prima il rientro dei prestiti, con molti calciatori da piazzare, poi le entrate, ma soprattutto la decisione più importante da prendere, quella relativa al riscatto di Albert Gudmundsson dal Genoa.

Situazione che rischia di diventare un caso.
Ormai da tempo la Fiorentina ha preso la decisione di provare a convincere il club rossoblù a fare uno sconto sui 17 milioni di euro pattuiti un anno fa per il trasferimento a titolo definitivo dell'islandese a Firenze ma dalla Liguria la risposta che arriva è una e una solo: no. Il Genoa sa che non avrebbe problemi a piazzare il giocatore altrove e forte degli 8 milioni già incassati l'anno scorso dalla Fiorentina non intende fare passi vero il club viola. Ecco perché se si vorrà continuare a puntare su di lui servirà rispettare l'accordo preso nell'estate del 2024 e la decisione dovrà essere presa in fretta, parlando con Pioli ed evitando che trasformare tutto questo in un caso. Non riscattare Gudmundsson sarebbe un rischio, visto che vedendolo con un'altra maglia la Fiorentina potrebbe pentirsi di non averci creduto, ma sarebbe anche una sconfitta, visto che dopo la stagione travagliata avrebbe poco senso non concedere un'altra possibilità a un calciatore che non aveva trovato mai il feeling con Palladino ma che potrebbe tornare decisivo più che mai con un nuovo allenatore. Perdere poi così, in un lampo, 8 milioni di euro, sarebbe un altro problema non da poco, e allora la speranza che abbiamo è che tutto possa concludersi con la conferma del numero 10.

Gosens non si muove.
Infine una bella notizia. Robin Gosens, a meno di clamorosi colpi di scena che per il momento non sono neanche pensabili, resterà alla Fiorentina. Il tedesco ha ormai il suo cuore a Firenze, dove sta benissimo, e l'entourage dell'ex Inter a Atalanta fa trapelare che la sua permanenza non è da mettere assolutamente a disposizione. Ripartire da un uomo, prima che calciatore, come lui, non è cosa da poco. E in questa fase la Fiorentina ha bisogno di certezze.