Come giocherà la nuova Fiorentina di Pioli? Le opzioni tattiche sul tavolo

Siamo ancora in attesa dell'ufficialità per il ritorno a Firenze di Stefano Pioli ma con ogni probabilità a sedersi sulla panchina gigliata la prossima stagione sarà proprio l'attuale allenatore dell'Al-Nassr. Risolto il contratto che lega il tecnico parmense al club saudita ancora per un'altra stagione e superati gli ostacoli fiscali, l'ex allenatore del Milan potrà finalmente riabbracciare la squadra viola. Ci siamo allora subito posti una domanda, come potrebbe giocare la nuova Fiorentina di Pioli?
4-3-3 o 4-2-3-1
Per provare a darci una risposta siamo ripartiti dalla vecchia Fiorentina di Pioli, quella delle stagioni 2017-2018 e 2018-2019 (fino ad aprile). Seppur con alcune varianti sul tema, considerando comunque che il tecnico parmense non è certo integralista a livello tattico, il modulo più utilizzato è stato il 4-3-3. Uno schema che a seconda dell'avversario poteva trasformarsi in 4-2-3-1, 4-3-1-2 o 4-3-2-1. Insomma malleabile a seconda delle esigenze della partita. Nonostante in alcune occasioni abbia utilizzato il 3-5-2, la difesa a 4 è stata il marchio di fabbrica di quasi tutte le 74 panchine gigliate di Pioli.
Il 4-2-3-1 poi è stato il modulo base con il quale l'allenatore emiliano ha guidato il Milan alla vittoria dello scudetto nel 2022 e alla semifinale di Champions League la stagione successiva. uno schema questo con cui la formazione gigliata si era abituata a giocare lo scorso anno con Palladino tra settembre e febbraio. Che sia 4-3-3 o 4-2-3-1, modulo tra l'altro utilizzato spesso da Pioli anche in Arabia Saudita, la Fiorentina dovrà obbligatoriamente agire sul mercato per trasformare la rosa da mettere a disposizione del tecnico campano. I dirigenti gigliati infatti dovranno acquistare degli esterni offensivi di ruolo e magari sfoltire il numero di difensori centrali.
3-5-2
L'altra soluzione va nel segno della continuità rispetto alla scorsa stagione. Pioli potrebbe anche decidere inizialmente di non stravolgere la rosa e lavorare su quanto costruito nell'ultima parte di campionato da Palladino. Il modulo base in questo caso ovviamente sarebbe il 3-5-2 e i viola non avrebbero così la necessità di rivoluzionare la squadra in sede di mercato. Non sarebbero infatti necessari degli esterni offensivi puri e, giocando a tre dietro, l'abbondanza di centrali diventerebbe più una risorsa che un problema. Al di qualche sporadica eccezione dovuta a situazioni di emergenza o allo specifico modo di interpretare una partita, Pioli non usa con continuità la difesa a tre dalla seconda parte della stagione 2011-2012, quando sedeva sulla panchina del Bologna. A fine agosto, quando si inizierà a fare sul serio, vedremo quale soluzione verrà scelta dal tecnico parmense. Intanto Firenze attende l'ufficialità del ritorno di Pioli sulle rive dell'Arno.
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