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La Fiorentina a centrocampo valuta la crescita di Ndour e Richardson

La Fiorentina a centrocampo valuta la crescita di Ndour e RichardsonFirenzeViola.it
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di Luciana Magistrato

"Piccoli" centrocampisti crescono; o no? La Fiorentina nella stagione della rivoluzione, un anno fa ha portato in rosa due centrocampisti che ancora devono esprimere il loro potenziale, Amir Richardson (classe 2002) e Cher Ndour (classe 2004), dai quale sicuramente nella prossima stagione ci si aspetta più di quanto fatto in quella appena passata. Sia il nazionale marocchino che l'azzurro devono dare segnali di crescita e di essere pronti per una rosa (si spera) sempre più importante anche perché la Fiorentina in quel reparto deve mettere più qualità e dunque decidere, in caso di offerte, se sacrificarli.

Richardson e le offerte
Il franco-marocchino, prelevato dal Reims per 10 milioni, è apparso in crescita dopo una prima parte di stagione in cui si è dimostrato acerbo per la serie A, lento nei movimenti e poco inserito nel gioco, in diverse occasioni ha perso palloni velenosi. Raffaele Palladino è stato bravo ad insistere su di lui, dandogli più spazio nella seconda parte di stagione dopo che a gennaio il giocatore aveva manifestato qualche malumore per il poco minutaggio. La fiducia da società e tecnico evidentemente ha fatto scattare in lui qualcosa visto che si è visto un passo diverso, con un paio di gol e un assist fatti. Il giocatore ha incassato parole di stima dal ds Pradè nell'ormai "superata" conferenza stampa di fine stagione in cui ha sottolineato però che ha anche molte richieste sul mercato. Che in poche parole sta a significare che c'è una valutazione in corso e che, con una giusta cifra, è sacrificabile. Il West Ham secondo un portale marocchino potrebbe fare un'offerta di 8,5 milioni di sterline (quasi 10 milioni) per superare - sempre a detta del portale - la concorrenza di Aston Villa, Lazio e Eintracht Francoforte.

Ndour tra luci e ombre all'Europeo
A gennaio è arrivato anche Cher Ndour, 6 milioni al Psg e una percentuale (40%) sulla futura rivendita. Il centrocampista utilizzato in questi sei mesi in diversi ruoli, deve ancora trovare una sua identità e soprattutto unire qualità alla quantità. L'Europeo con la Nazionale Under 21 può aiutarlo a crescere. In queste due prime gare dell'Italia non ha brillato a dire il vero (ha provocato anche il rigore poi sbagliato dall'ex viola Munteanu) ma ha dato sostanza al reparto e Carmine Nunziata ha dimostrato di stimarlo tanto da farlo giocare sempre titolare apprezzando il lavoro sporco e chiedendogli di restare in copertura e in raddoppio sul portatore di palla (ieri sera su Suslov, sul quale però è stato a tratti in difficoltà) ma anche di inserirsi. Alla fine insomma ha fatto una buona prova. Quando rientrerà (dopo le vacanze post europeo) starà a Pioli ritagliargli l'abito giusto addosso.