Il giorno delle ricostruzioni e della curva. Totoallenatore: in crescita le quotazioni di Pioli

E’ il day after in casa viola, un giovedì di fine maggio in cui la Fiorentina piuttosto che dar seguito ai programmi rilanciati nella conferenza stampa di martedì si ritrova alle prese con la ricerca di un nuovo allenatore che prenda il posto del dimissionario Palladino. Il terremoto che infiamma un ambiente già elettrico arriva all’improvviso, seguito a stretto giro di posta dal comunicato della curva in risposta alle parole di Commisso. Se non è il caos, poco ci manca.
Pioggia di ricostruzioni
E’ anche il giorno delle ricostruzioni, dei tentativi di dare una spiegazione al gesto di Palladino. Che i rapporti con la dirigenza, in particolare con il ds Pradè, non fossero idilliaci si era intuito (al netto delle rassicurazioni riferite nel corso della stagione) così come non è una novità che il consenso tra i tifosi sia ai minimi storici, ma non sarebbe da escludere anche una diversità di vedute sulle scelte di mercato, magari non esattamente sui mancati riscatti ma più sul futuro di Gudmundsson che si va a intrecciare con le incertezze relative a Kean e De Gea. Di certo nessuno si aspettava una situazione del genere, altrimenti la conferenza di martedì avrebbe il sapore di un suicidio mediatico, tantomeno per Commisso che si era già esposto nei confronti del proprio allenatore (possibile nessuno avesse intuito nulla?) ma nella ridda di voci (che restano tali visto il silenzio assoluto dei protagonisti) non è da escludere nemmeno che l'allenatore campano abbia valutato proposte di altri club.
La curva replica a Commisso
Inevitabile, poi, che anche le risposte secche di Commisso sulle recriminazioni della curva abbiano trovato una nuova presa di posizione dei tifosi. Nel comunicato della curva Fiesole (cui ne seguirà un secondo dell'ACCVC) non c’è solo spazio per ribadire la totale sfiducia nei confronti del ds Pradè, ma anche un chiaro riferimento al presidente e al suo modo di parlare della curva, nonché a come e quanto venga consigliato. Il cuore del tifo elenca quanto (di spiacevole) si sia vissuto nei sei anni di gestione Commisso, e legittimamente rivendica i bonus di fiducia fin qui concessi in modo incondizionato. Insomma il clima si fa incandescente, tanto più in un momento d’inevitabile confusione in casa viola dove la ricerca del successore di Palladino è appena all’inizio. Se il presidente sperava di far leva sulla parte più ottimista del tifo aver rispedito al mittente determinate recriminazioni diventa un boomerang, e d'altronde già la scorsa estate il cuore del tifo aveva messo chiari puntini sulle i.
I nomi per il casting, crescono le quotazioni di Pioli
Di certo in questo momento la priorità del club è quella di individuare il tecnico giusto, e l’operazione non è delle più semplici. Mentre in serie A si profila un nuovo valzer delle panchine la lista dei potenziali nuovi allenatori racchiude vecchi pallini come De Rossi, nuove idee come quella legata a Farioli, o soluzioni immediate come sarebbe quella di Baroni. Certo, la piazza vorrebbe Sarri e questa non è una novità, ma ad ora i margini non sembrano esserci così come i contatti. Tra tutte perciò è la pista che porta a Stefano Pioli quella che la Fiorentina starebbe valutando con grande attenzione. Tra i punti a favore del tecnico parmigiano non solo la conoscenza di una piazza dove ha già allenato (e dove ha affrontato la tragedia della scomparsa di Astori) ma anche la capacità di gestire situazioni turbolente. Sotto questo profilo una personalità come quella di Pioli potrebbe rappresentare la soluzione ideale, ed è su questa traccia che la Fiorentina potrebbe decidere di muoversi.
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